Autovelox mobili e fissi: come funzionano e differenze

Come capire la presenza di autovelox fissi e mobili, conoscere tutti i dispositivi presenti sulle strade e quali precauzioni prendere per evitare multe.

Gli autovelox sono dei dispositivi che sono stati elaborati per controllare i limiti di velocità e diminuire il rischio di incidenti. Per questo, rappresentano l’incubo di ogni automobilista indisciplinato che viene “richiamato” per la sua trasgressione, incorrendo in multe e sanzioni.

Questi dispositivi vengono impiegati non solo per segnalare l’abuso ma anche per documentare l’infrazione dell’automobilista che riceverà il verbale di infrazione. Gli autovelox rappresentano una piccola parte di una macro-categoria composta da vari tipi di rilevatori, che possono avere una postazione fissa o mobile.

Prima di scendere nei dettagli e vedere le caratteristiche degli autovelox, mi preme sottolineare che tutte le postazioni devono essere presegnalate tramite apposita segnaletica stradale. E ricorda che, nonostante tu vada contro il tuo desiderio di sfrecciare su strade dove apparentemente il limite di velocità non serve, l’autovelox è un ottimo alleato per salvaguardare la vita tua e degli altri automobilisti.

Questi dispositivi sono presenti su tutto il territorio nazionale. Per avere un’idea dalla loro ubicazione, il sito della Polizia Stradale pubblica ogni lunedì un aggiornamento della mappa degli autovelox dislocati sulla rete stradale.

Come funzionano autovelox mobili

I dispositivi per la rilevazione della velocità possono essere anche mobili. Ciò significa che possono essere impiegati dai comandi della Polizia per il controllo della velocità su vari tratti stradali. Vediamo insieme quali sono le principali tipologie di autovelox mobili.

I Videovelox hanno la stessa funzionalità degli autovelox fissi, misurando la velocità del mezzo durante il passaggio del mezzo con la presa fotografica della targa. Possono essere montati sulle auto civette, a differenza degli autovelox fissi che rimangono in pianta stabile nella stessa posizione. I Videovelox sono particolarmente insidiosi perché riescono a rilevare la velocità anche in movimento, calcolando la velocità delle macchine in rapporto al tachimetro dell’auto di pattuglia su cui si trovano.

L’altra forma di autovelox mobile è il Telelaser, usato dalla Polizia nei posti di blocco. Questo dispositivo è composto da una sorta di pistola laser che emette un fascio ad alta frequenza verso le auto di passaggio, rilevandone la velocità. Nel caso di rilavato eccesso di velocità, la multa verrà consegnata direttamente all’automobilista che avrà ben poco da contestare. Pertanto, se noti il rispettivo segnale stradale che ti preannuncia la presenza di controlli, non avventurarti in azioni di cui potresti pentirtene amaramente.

Un altro tipo di autovelox è lo Scout Speed, ovvero un nuovo sistema che viene montato sul tettuccio dell’auto della pattuglia e viene usato in movimento. Questo dispositivo riesce a rilevare la velocità dei mezzi, scattando una foto delle auto che si trovano sulla stessa corsia di marcia e in quella opposta. In caso di infrazione, la multa verrà recapitata direttamente a casa e non vi è possibilità alcuna di presentare ricorso nell’immediatezza.

Come funzionano autovelox fissi

Gli autovelox fissi, chiamati anche “a fotocellula” e rappresentano la categoria dei rilevatori più innocui. Nel senso che sembra essere il misuratore più semplice da evitare, vista la sua presenza ben chiara. Questo tipo di autovelox è infatti collocato in appositi box ai lati della carreggiata, capace di misurare la velocità del veicolo. Al momento del passaggio, una volta che il mezzo ha raggiunto un determinato punto, scatta la fotografia della targa. L’autovelox è in pratica la testimonianza concreta che dimostra la violazione del limite di velocità. A causa della sua visibilità, capita molto spesso che l’automobilista freni prima di passare davanti all’autovelox per riprendere la sua normale corsa dopo aver superato “il nemico”.

Esistono poi dei modelli di rilevatori con tecnologia più avanzata, in grado di calcolare la velocità media del mezzo. Prendendo come riferimento il passaggio tra due punti precisi, questi misuratori, chiamati Safety Tutor, registrano il passaggio in due punti diversi e distanti tra loro e procede al calcolo della velocità media. Questo sistema viene sempre più utilizzato in autostrada e non lascia alcuna via di scampo ai trasgressori. Non sarà più necessario frenare davanti al box, perché il Tutor calcolerà il tempo impiegato per arrivare dal rilevatore “A” al rilevatore “B”.

Pensi che gli autovelox siano presenti su strade extraurbane e autostrade? Nulla di più sbagliato! Può accadere infatti di passare con il semaforo rosso…a chi di noi non è mai accaduto? Adesso farai molta più attenzione per evitare questo gesto, di estrema pericolosità. È stato creato un nuovo dispositivo, chiamato Photored, che scatta tramite dei sensori presenti nell’asfalto. Quando una macchina passa con il semaforo rosso, una fotocamera connessa con questi sensori ne cattura l’immagine della targa, facendo scattare la multa per il trasgressore.

Differenze

Alla luce di quanto esposto, gli autovelox servono a rilevare la velocità durante il passaggio del mezzo in un preciso punto e a documentare l’infrazione compiuta dall’automobilista. Che siano fissi o mobili, il loro obiettivo comune è ben chiaro e la differenza tra i due è nella posizione.

Gli autovelox fissi sono ubicati sulle strade in modo permanente e non necessitano la presenza delle forze dell’ordine per rilevare l’infrazione. Gli autovelox mobili, al contrario, possono essere utilizzati in postazioni diverse e richiedono la presenza fisica della pattuglia per procedere alla notifica di per eccesso di velocità.

Un modello completamente nuovo, attivo solo in fase sperimentale, è il TruCam ed è destinato a cambiare il mondo degli autovelox. Questo dispositivo ultraleggero si presenta come un Telelaser che può essere utilizzato manualmente dalla pattuglia che sta eseguendo i controlli, così come può essere ingabbiato in una postazione fissa. Questo dispositivo avanzato non permette soltanto di scattare la foto della targa, ma è persino in grado di rilevare eventuali comportamenti scorretti da parte dell’automobilista. L’uso del cellulare alla guida, il mancato utilizzo delle cinture di sicurezza sono solo alcuni esempi che TruCam potrà evidenziare. TruCam, inoltre, rileva con estrema precisione la velocità di un veicolo (fino a 320 km/h) a più di un chilometro dal suo posizionamento grazie all’uso di un raggio laser infrarosso. Funziona di notte, anche in caso di pioggia o di nebbia.

Ultimo, ma non da meno, esiste un metodo che va contro tutte le dicerie metropolitane per evitare gli autovelox: moderare la velocità, e non solo quando ti avvicini a un rilevatore!

Scritto da Roberto Spigarelli
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