Collettore auto: come sostituirlo

Molto importante per il funzionamento dell’auto, il collettore è fondamentale anche per la sicurezza nostra e di eventuali passeggeri. Sostituire il collettore a volte può verificarsi un’azione inutile. In particola, quando si nota un semplice allentamento servirà soltanto stringere i dadi che lo fissano al resto della vettura.

Se volete essere sicuri che sia tutto in regola, smontate il pezzo e controllatelo da vicino. Poi rimontatelo esattamente come prima, ben stretto. Fate sempre una prova finale per controllare che svolga la sua funzione al meglio. Diverso è la situazione in cui avete a che fare con crepe di modesta entità e piccole spaccature. In questo caso sarà necessario provvedere alla sostituzione del collettore.

E’ importante ricordarsi di pulire con regolarità il collettore di scarico in quanto in questa componente vanno ad accumularsi grasso, sporcizia e ruggine. Senza una corretta manutenzione si rischia il mal funzionamento o un maggior consumo di carburante.

Cos’è collettore auto

Il collettore auto è un importante componente del veicolo la cui funzione è quella di convogliare i gas di scarico verso un sistema di abbattimento delle emissioni prima e verso il sistema per il silenziamento nella fase successiva.

Un collettore auto deve dunque essere ideato e progettato nell’ottica di rispettare specifiche metodologie e standard qualitativi. Rappresenta infatti un elemento di fondamentale importanza, in quanto può influire anche sulle prestazioni del motore.

I moderni collettori auto vengono realizzati in acciaio stampato o tubolare, materiali che consentono da un lato di garantire soddisfacenti prestazioni del motore e dall’altro di soddisfare i requisiti specifici in fatto di emissioni. Vengono sviluppati in soluzione integrata al convertitore catalitico, che viene posizionato a poca distanza dal motore.

Collettore auto rotto, cause

Le cause di un collettore dell’auto rotto potrebbero essere molteplici. La più comune è la sporcizia (depositi di grasso e ruggine) accumulata nel tempo. I sintomi sono ben riconoscibili e riguardano il suono del motore quando è al minimo.

Tra gli altri problemi vi sono lo stallo dell’automobile in fase di decelerazione o eventuali danni a uno o più cilindri che non funzionano a dovere. In altri casi si sentirà il motore non rispondere adeguatamente, questo perchè riceverà aria e carburante in modo irregolare. In caso di rottura del collettore, il danno sarà ben visibile in quanto si formerà una crepa di piccole, medie o grandi dimensioni.

Come sostituirlo

Sostituire il collettore è un’operazione riservata a chi possiede esperienza e manualità nel settore. Vediamo quali sono i passi da seguire con cura per una sostituzione corretta:

  • Fermate l’auto e aprite il cofano anteriore;
  • Smontate il pezzo;
  • In caso di piccole crepe e spaccature, utilizzate una saldatrice per risolvere il problema;
  • Rimontate il pezzo;
  • Stringete per bene le viti e controllate che tutto sia in regola.

Nel caso il vostro collettore sia da sostituire a causa di crepe o spaccature troppo grandi per rischiare di utilizzare una semplice saldatura, buchi o parti troppo usurate, non fatevi tanti problemi. Procedete sempre alla rimozione come descritto nel punto precedente e al suo posto montate un altro collettore nuovo. La scelta non deve essere improvvisata, ma mirata. Se non ve ne intendete, fatevi aiutare dal personale specializzato di qualche autofficina.

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