Gruppo PSA : Organizzazione interna e marchi appartenenti

In che campo, da quanto e dove opera il gruppo

Il gruppo PSA è un gruppo francese che opera nel settore dell’automobilismo commerciale. All’interno di esso sono infatti presenti sei famosi marchi di produttori di autoveicoli e motoveicoli. La sua fondazione avvenne nel 1976 a Parigi. Proprio lo scorso anno il gruppo ha festeggiato i quarant’anni di attività.

Da dove deriva la denominazione PSA

La fondazione del Gruppo PSA deriva dalla fusione di due delle principali case automobilistiche francesi e mondiali. Parliamo naturalmente di Peugeot e Citroen. Proprio la denominazione PSA deriva dalla fusione di Peugeot SA con Citroen SA. Una fusione che in realtà parte qualche anno prima dell’anno ufficiale di inizio. Nel 1974 infatti Peugeot acquisì quasi il 40% delle quote Citroen. E per evitare che quest’ultima fallisse, la acquisì totalmente due anni più tardi.

Fu un’operazione fondamentale e rivoluzionaria. Questo nuovo gruppo ottenne un successo finanziario grazie all’uscita sul mercato di due modelli di successo. Le macchine in questione erano la Citroen GS e la Citroen CX. Quest’ultima fu dichiarata auto dell’anno nel 1975. Da quel momento in poi le due case francesi realizzarono veicoli di primissimo piano e successo. Il fatturato di quasi sessanta miliardi di euro la pone tra le principali multinazionali mondiali nel mondo dell’automobilismo.

Acquisizioni e Accordi del Gruppo

Nel corso degli anni la PSA ha effettuato delle operazioni di rilievo. Dalla sua nascita nel corso di poco tempo ha acquisito gli stabilimenti di Chrysler Europe. Una scelta azzeccata per ampliare la produzione, ma che con il passare del tempo ha portato solo perdite. Un’altra acquisizione, legata a Chrysler Europe, fu la Simca. Acronimo di Società Industriale della Meccanica e Carrozzeria dell’Automobile. Una società francese storica essendo nata agli inizi degli anni 30. La conclusione della sua attività fu nel 1990.

Sia PSA che Simca hanno utilizzato delle stesse piattaforme produttive e le stesse tecnologie. Una scelta per mantenere alto il livello di qualità dei prodotti di entrambi i marchi.

Nel corso furono effettuati degli accordi con principali gruppo europei e mondiali. Accordi che esistono tutt’ora. In primis con Fiat Spa. Un accordo dal nome Sevel: Società Europea Veicoli Leggeri SpA. Un accordo di collaborazione al 50% per la casa italiana, al 25% per Peugeot e 25% per Citroen. I due stabilimenti di Sevel, uno al Nord ed uno al Sud, hanno portato alla realizzazione di tre tipologie di autoveicoli simili tra loro. Si tratta dei commerciali leggeri, monovolume e veicoli commerciali.

Le auto in questione sono per la prima categoria Peugeot Expert e Fiat Scudo. Per la seconda categoria Fiat Ulysse, Lancia Phedra, Peugeot 807 e Citroen C8. Per la terza i Fiat Ducato, Citroen Jumper e Peugeot Boxer. Se le prime due categorie nascono in Francia, la terza viene realizzata in Italia e più precisamente nell’area di Chieti.

Esiste anche un accordo con Toyota. L’accordo prevede sia lo sviluppo, sia la costruzione delle utilitarie più piccole. E’ l’esempio delle Citroen C1, Peugeot 108 e Toyota Aygo. Tre piccole vetture che nascono dallo stesso pianale.

Ritornando in ambito europeo, c’è una collaborazione con BMW. In questo caso non si tratta di un accordo che prevede la realizzazione di autovetture simili, ma un accordo legato alla meccanica. L’idea è quella di realizzare nuove tipologie di motori per sostituire i motori TU.

Nel 1997 fu segnato un nuovo accordo di collaborazione con Fiat e Tofas, quest’ultimo gruppo turco. Una partnership per la realizzazione di una nuova vettura multispazio. Da qui la nascita della Peugeot Bipper, della Citroen Nemo e del Fiato Qubo.

Infine non poteva mancare anche un accordo con la statunitense General Motors. Una collaborazione legata allo sviluppo e condivisione di piattaforme ed altre tecnologie, tra cui componenti. Da sottolineare che in occasione di questo accordo la General Motors ha acquisito il 7% delle azioni del gruppo PSA.

I marchi appartenenti al gruppo PSA

Sono sei i marchi che appartengono al gruppo PSA. Oltre alle già citate Citroen e Peugeot, sono presenti due marchi francesi, uno inglese ed uno tedesco. Tra i transalpini troviamo DS che è un marchio derivato dalla Citroen. In realtà andrebbe a riferirsi ad una linea di autovetture marchiate sia Citroen che DS. L’acronimo sarebbe Désirée Spéciale ovvero desiderata speciale.

La Citroen DS realizzata nel 195 risultò al terzo posto nel 2000 come auto del secolo. La sigla DS per circa trent’anni non venne più usata, fin quando nel 2008 si decise di utilizzarlo per un nuovo prodotto. Il marchio DS ebbe un nuovo significato ovvero Different Spirit. Questa nuova macchina fu presentata in occasione dei novanta anni della Citroen e considerata come la prima concept francese.

L’altra casa francese facente parte del gruppo PSA è Faurecia. Questa azienda è una delle maggiori produttrici di componentistica per automobili. Sono diversi i clienti che si riforniscono da Faurecia. Escluse le case di PSA, il gruppo Fiat, Toyota, BMW, Daimler, General Motors, Ford, Nissan, Renault e Hyundai-Kia.

Le ultime due sono state acquisite per ultime proprio nel marzo del 2017. Si tratta della inglese Vauxhall Motors e della tedesca Opel. Due marchi che già operavano assieme facendo parte della medesima cordata. Vauxhall nasce a Londra nl lontano 1903. Si tratta quindi di una azienda storica, avendo tra l’altro realizzato la prima automobile quando ancora il nome della società era Alex Wilson and Company.

Fu poi ne 1925 che passò alla General Motors, gruppo di cui poi fece parte anche la Opel. Non a caso i due brand hanno realizzato vetture molto simili tra di loro. Questo perché la Vauxhall realizzava le auto per Stati Uniti, Australia e Inghilterra. La Opel per la Germania.

Azionisti attuali

Oltre il cinquanta per cento delle azioni PSA è di proprietà di investitori istituzionali francesi ed esteri. Siamo al 51,5%. A seguire con la stessa percentuale fissa al 14,1% ci sono la Famiglia Peugeot, la Dongfeng Motor Corporation e lo Stato Francese. Infine il 3,6% i Salariés e 2,6% Autocontrole.

Scritto da matteo maggi
0 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments
Articoli correlati
Leggi anche
Contentsads.com