Schumacher: il casco

Il casco che indossava Shumacher il giorno dell’incidente si è rilevato determinante per tastare le vere responsabilità riguardo quest ultimo

Michael Shumacher circa quattro anni fa ha subito quel terribile incidente che tutti conosciamo. La rottura del casco, o la mancata resistenza del casco ha fatto si che il campione tedesco riportasse traumi e ferite al cranio tali da portarlo per tanto tempo in stato comatoso. Traumi dai quali ancora non si è ripreso e che lo hanno ridotto in condizioni gravi sebbene stabili sino ai nostri giorni.

L’interrogativo circa le dinamiche dell’incidente, è relativo a quanto responsabilità avesse Shumi sull’incidente che gli è capitato. Forse andava troppo forte, la sua indole di driver se l’è trascinata anche sulla pista di sci, ed ha fatto si che andasse più veloce del consentito? Le risposte ci pervengono proprio dal casco di Shumacher, o meglio dalla telecamera che era stata montata sul suo quest ultimo proprio quel giorno. Secondo quanto rilasciato dagli inquirenti nella conferenza stampa di Grenoble avvenuta dopo l’incidente, il pilota di Formula Uno non stava volando sugli sci tra i 60 e i 100 km/h, come alcuni media avevano riferito, infatti secondo le immagini riportate, stava procedendo a bassa velocità. Molto semplicemente si stava limitando a passare da una pista battuta all’altra attraversando un breve, ma fatale, tratto di neve non battuto

Secondo quanto riferito dalla Tv francese Bfm, che fu la prima a visionare le immagini, queste dimostrano come ad un certo punto, uno sci di Shumacher urti contro una roccia invisibile perchè coperta di neve. A quel punto Shumacher ruota con il corpo in avanti e con molta forza, come fosse catapultato, gli attachi degli sci si sganciano e il suo corpo procede velocemente e fatalmente contro la roccia. L’ex pilota tedesco a quel punto affonda come facendo in tuffo con la testa ed il busto nella neve fresca e va ad urtare contro un altro masso nascosto contro ia quale il casco si spacca.

La telecamera posta sul casco del tedesco ha quindi dimostrato incontrovertibilmente, che si è trattato di tanta sfortuna, e non incoscienza. Al massimo e a giusta ragione si può parlare di inadempienza da parte dei gestori della pista dimostratasi insicura e non a norma, e per questo perseguibili penalmente.

Scritto da Gaetano Lagattolla
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