Testarossa: storia del marchio e diritti

Testarossa: un marchio legato alla Ferrari, che è indica gran parte della storia della produzione motoristica italiana. Un simbolo tutto Italiano.

La Ferrari Testarossa è stata prodotta dal 1984 al 1996, dalla casa automobilistica Ferrari.

La vettura è stata disegnata da Pininfarina, la sua caratteristica è la coda notevolmente allargata e dalle grandi griglie laterali. Gli interni risultano lussuosi e opulenti.

In origine la Testarossa aveva un solo specchietto retrovisore molto sporgente e posto curiosamente a metà del montante del parabrezza, per tentare di migliorare la scarsissima visibilità posteriore, ostacolata dalla massiccia coda. A causa della poca eleganza di tale collocazione, si è passati poi ad una collocazione più tradizionale nel 1986, con due specchietti alla base dei montanti.

La meccanica mutuata dal modello precedente, venne in seguito affinata: il 12 cilindri a V di 180° di 4 942 cm cubici beneficiò di una nuova testata a 4 valvole per cilindro, ed erogava ora una potenza di 390 CV. Il retrotreno venne dotato di doppi ammortizzatori.

La produzione della Testarossa originaria rimase invariata (a parte qualche modifica di dettaglio a cerchi e dotazioni) fino al 1992. Poi nel 1989, al fine di adeguarsi a normative antinquinamento, fu montata la marmitta catalitica, e vi fu un conseguente calo di potenza a 380CV.

La Ferrari, che aveva prodotto la Testarossa dal 1984 al 1996, ha poi perso i diritti sulla stessa. La Ferrari è incorsa in appello contro il fabbricante di giocattoli Kurt Hesse , a capo di Autec AG, a Dussendorf, in un tribunale che è considerato fra i più autorevoli in tema di dispute commerciali. L’imprenditore di Norimberga aveva depositato il marchio Testarossa innescando la disputa legale. Ferrari si era opposta, e Hesse ha replicato chiedendo la rimozione del nome da parte del costruttore italiano.

Scritto da Gaetano Lagattolla
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