Trazione auto: cosa sapere

La trazione di un’auto è ciò che permette al veicolo di muoversi in avanti e anche in retromarcia. Questo impulso viene dato dal motore dell’auto.

Esistono diverse tipologie di trazioni e la scelta dipende, sia dalle preferenze che possono variare da persona a persona, ma soprattutto dall’utilizzo principale per cui il veicolo è destinato: se si deve utilizzare in montagna, in strada, sulla neve o su sentieri sterrati.

Non solo le auto possiedono questa caratteristica, anche i veicoli a due ruote, ovviamente, hanno la trazione. Anche in questo caso la scelta della tipologia varia in base all’utilizzo che si deve fare della moto.
Ma cosa c’è da sapere a riguardo? Quali sono e a quale utilizzo sono destinate le principali tipologie di trazioni?

Trazione posteriore

I veicoli a trazione posteriore sono quelli che per muoversi utilizzano la forza trasmessa dal motore alle ruote posteriori. Generalmente le auto che hanno questo tipo di caratteristica sono molto grosse e confortevoli. Queste auto possono avere il motore sia posto davanti che posto dietro.

I veicoli che hanno il motore davanti possono essere sia a trazione posteriore che anteriore, mentre quelle che lo hanno dietro possono avere solamente quella posteriore.

Per capire a quale delle due ci si trova davanti è quindi importante osservare il motore e la sua posizione. Se questo è stato montato in maniera longitudinale e le cinghie sono posizionate frontalmente, allora la trazione è posteriore.

Si può inoltre riconoscere attraverso la posizione del differenziale, quella parte dell’auto che permette la trasmissione dell’energia dal motore alle ruote. Se questo si trova sull’asse posteriore allora la trazione è posteriore.
In definitiva la trazione posteriore permette al veicolo di essere più sportivo ma anche più pesante da maneggiare e manovrare. Nonostante questo è però meno probabile che l’auto possa slittare in situazioni di ghiaccio o di neve.

Trazione anteriore

La trazione anteriore interessa in particolare le auto più piccole e leggere. Queste vengono trainate dalle due ruote davanti, e sono ottime per guidare su terreni fangosi. Proprio come nel caso della trazione posteriore, anche quella anteriore può essere facilmente riconosciuta attraverso l’osservazione del motore e della sua posizione. Se questo insieme alle cinghie è posizionato lateralmente, allora significa che il motore manda gli impulsi alle ruote anteriori.

Se, invece, il differenziale si trova sull’asse anteriore della vettura, allora la trazione è anteriore.

Il vantaggio principale di questa tipologia di trazione è che la guida risulta più facile e leggera. In situazioni di emergenza sarà quindi più semplice riuscire a manovrare il veicolo e a sterzare con più velocità. Lo svantaggio riguarda invece l’aderenza delle ruote posteriori. In caso di testacoda, infatti, queste aderiranno meno al terreno e sarà più difficile riprendere l’auto e riportarla sulla giusta posizione.

Integrale

La trazione integrale si ha nel caso in cui il motore mandi impulsi sia alle ruote anteriori che a quelle posteriori.

Questa serve soprattutto per trasmettere a terra il massimo della potenza attraverso i pneumatici. Per far sì che questa funzioni, però, sono necessari ben tre differenziali, che devono essere posizionati sia per assale che centrali.

Il pregio della trazione integrale è che ripartisce sempre al massimo la potenza su tutte e quattro le ruote. Questo permette alla vettura di viaggiare molto bene sia in salita che in curva, in quanto slittare con questo tipo di trazione è davvero molto difficile. Ovviamente più i cavalli sono elevati e meglio lavorerà questo tipo di trazione. Questo tipo di trazione, come si può immaginare, garantisce un’ottima presa sul terreno e quindi la sicurezza è massima. Le auto con a trazione integrale sono inoltre molto semplici da guidare, soprattutto in casi di accelerazione e di frenata improvvise.

Esistono due tipologie di macchine 4×4: una permette di poter scegliere quale trazione utilizzare. Si può quindi selezionare se mantenere una trazione totale, se inserire una trazione anteriore oppure posteriore. Esistono poi quelle macchine in cui la trazione integrale non può essere disinserita.

Sottosterzo

Il sottosterzo è un difetto che può capitare di avere alla propria auto. Si ha un caso di sottosterzo se durante una curva la vettura tende ad allargare la traiettoria nonostante voi non lo vogliate. Ovviamente questo potrebbe risultare molto pericoloso in caso in cui le curve non siano delimitate da alcuna barriera come il guardrail o, ancora peggio, se ai lati di essa siano presenti dei burroni. Si distingue dal sovrasterzo perché, al contrario, tende a restringere la traiettoria.

In questo caso il problema principale sta nel fatto che, come già anticipato, la vettura sembra voler andare sempre dritta nonostante il conducente giri il volante.

Questo comportamento scorretto delle ruote si presenta molto più frequentemente in caso in cui la propria vettura sia a trazione anteriore.

Per correggere il sottosterzo è necessario alzare leggermente il piede dal freno, così da ridare peso alle ruote anteriori. In questo modo riusciranno ad avere maggiore presa sul terreno e quindi seguiranno ciò che l’autista sta comandando attraverso il volante.

Un altro modo per correggerlo, utilizzato soprattutto nelle macchine da corsa, è quello di azionare contemporaneamente freno e acceleratore. La frenata deve però essere più leggera rispetto all’accelerazione.

Sulla neve

Guidare sulla neve può essere un’operazione davvero molto pericolosa. La pericolosità può addirittura aumentare nel caso in cui la vettura abbia una trazione scorretta rispetto al terreno.

Con la neve le strade possono risultare molto scivolose e, ancora più spesso, addirittura ghiacciate. In questa condizione la presa delle ruote sul terreno deve essere davvero massima, altrimenti si rischia di slittare e di perdere totalmente il controllo dell’auto.

Un veicolo con una trazione anteriore è sicuramente più semplice da guidare anche sulla neve. È più leggera e facile anche per chi è alle prime armi con la guida. Questa però rende molto più alta la possibilità che le ruote possano slittare e quindi far perdere il controllo dell’auto anche a chi è più esperto.

La trazione migliore in caso di neve è quindi quella posteriore o 4×4, in quanto garantisce una presa maggiore sul terreno, anche quello più scivoloso. Ovviamente si deve sempre prestare molta attenzione, in quanto anche in questo caso c’è un aspetto negativo, ovvero che l’auto, anche se in frenata, potrebbe tendere a muoversi su un terreno nevoso.

Scritto da Chiara Fossati
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