La segnaletica stradale è sempre più importante nelle autostrade

Uno dei maggiori problemi delle nostre autostrade è dovuto alla loro segnaletica fallace. Cartelli obsoleti o poco chiari e, in alcuni tratti, perfino assenti.

Uno dei maggiori problemi delle nostre autostrade è dovuto alla loro segnaletica fallace. Cartelli obsoleti o poco chiari e, in alcuni tratti, perfino assenti: tutto questo finisce inevitabilmente per confondere e danneggiare le migliaia di automobilisti che le percorrono ogni giorno.

Eppure, di aziende specializzate nella vendita di segnaletica stradale ce ne sono davvero tante: basterebbe rivolgersi a una di loro per apportare significativi miglioramenti alla situazione, dotando le nostre autostrade di una nuova e più efficace cartellonistica. La domanda è: perché lo Stato non provvede a farlo?

Una corretta cartellonistica autostradale è necessaria al fine di garantire un tranquillo svolgimento della viabilità, motivo per cui non dovrebbe presentare alcuna falla. In quest’articolo cercheremo quindi di capire quali sono i problemi di segnaletica che affliggono le autostrade d’Italia e cosa si potrebbe fare per porvi rimedio.

Come si può migliorare la segnaletica nelle autostrade

Senza troppi preamboli, possiamo tranquillamente affermare che esiste un solo modo sicuro di migliore la segnaletica autostradale: rinnovandola. Parliamo di fatto dell’unica soluzione possibile, in quanto le falle nel sistema sono fin troppe: non è certo un caso che, tra le cause principali degli incidenti, figuri spesso e volentieri una cartellonistica poco chiara o del tutto assente. L’esigenza di rinnovare l’arredo urbano delle città italiane, del resto, è supportata da dati ben precisi, secondo i quali almeno il 60% della segnaletica verticale risulterebbe fuori legge, vale a dire non a norma con il Codice della strada. E la situazione peggiora ulteriormente quando si parla di segnaletica orizzontale, dove i segnali non conformi agli standard europei salgono addirittura al 90%.

Tuttavia, è universalmente noto che dalla cartellonistica dipende tanto la sicurezza degli automobilisti quanto quella dei pedoni, motivo per cui dovrebbe essere rinnovata mediamente ogni dieci anni. Ciò purtroppo non accade e le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti: incidenti causati dall’assenza di cartellonistica, o da segnali non più chiaramente visibili; parcheggi selvaggi che rendono difficoltoso il transito dei pedoni e che non sempre sono dovuti all’inciviltà degli automobilisti, quanto piuttosto a una segnaletica poco chiara.

Per non parlare poi dei gravi problemi causati dai semafori non funzionanti, che spingono le persone ad attraversamenti azzardati, magari in tratti particolarmente trafficati, mettendo a rischio la loro stessa vita. Problematiche di questo tipo, nelle città italiane, sono praticamente la norma, ma nella segnaletica stradale nelle autostrade raggiungono picchi ancora più elevati.

Quel che servirebbe per risolvere definitivamente la situazione, pertanto, sarebbe un intervento deciso e mirato da parte dello Stato, volto a sostituire la cartellonista preesistente con una completamente nuova, conforme al Codice della strada e alla normativa europea. Una soluzione semplice e chiara, ma che sembra ben lungi dall’essere messa in atto.

Perché lo Stato italiano non migliora la segnaletica nelle autostrade?

I motivi per cui lo Stato italiano non provvede a migliorare la segnaletica nelle autostrade sono vari e numerosi. Il primo di essi va a toccare un problema piuttosto comune, spesso usato come “panacea” per giustificare i rallentamenti burocratici o le gestioni errate: la mancanza di fondi.

La realtà è che i fondi ci sarebbero anche, ma vengono destinati ad altri tipi d’interventi e il motivo di tale scelta è molto semplice: a differenza della maggior parte dei paesi europei, l’Italia tende a sottovalutare il problema della sicurezza stradale, sia per quanto riguarda la manutenzione delle strade, sia relativamente alla loro cartellonistica.

Eppure, è un dato di fatto che agire su questo fronte porterebbe a un significativo risparmio: la carenza di manutenzione delle strade provoca infatti un aggravio dei costi sanitari e accidentali, che rappresentano il 2% del PIL, vale a dire la bellezza di 30 miliardi di euro. Tutti soldi che si potrebbero recuperare con una semplice manutenzione di strade e autostrade, a partire dalla loro segnaletica.

Un fattore importante che occorre tenere in considerazione, al fine di effettuare un significativo miglioramento della condizione dei segnali stradali, riguarda il materiale con cui vengono realizzati. Se esso risulta di scarsa qualità, tenderà inevitabilmente a subire più facilmente gli effetti degli agenti atmosferici e l’usura del tempo, finendo così per deteriorarsi e scolorirsi. Risultato? Le indicazioni riportate sul cartello non si leggeranno più, con tutte le ovvie conseguenze del caso.

Per evitare che ciò accada, è sufficiente servirsi di materiali forti e resistenti, progettati per durare nel tempo e, in quanto tali, idonei a essere usati per i prodotti per l’arredo urbano. Già questo rappresenterebbe un eccellente punto di partenza, in quanto permetterebbe allo Stato d’installare dei cartelloni stradali destinati a durare nel lungo periodo e, di conseguenza, che necessitano di una manutenzione minore. Ciò vale a maggior ragione per quelli destinati alle autostrade, dove la presenza di una cartellonistica chiara e visibile è d’importanza fondamentale, specialmente per quanto riguarda alcuni specifici segnali.

Quali sono i segnali che non possono mai mancare in autostrada

Ci sono segnali che non possono assolutamente mancare in autostrada e, una volta installati, dovrebbero essere sempre perfettamente visibili. Dando per assodata la conoscenza della cartellonistica autostradale, è necessario tenere presente che nessun automobilista è immune dalle dimenticanze, motivo per cui è sempre meglio assicurarsi che le regole base della viabilità siano indicate con l’ausilio di una buona cartellonistica. A tal proposito, ci sono cartelli più importanti di altri, vale a dire:

  • quelli che indicano i limiti di velocità, che sulle autostrade italiane non possono superare i 130 Km/h;
  • quelli che segnalano la presenza di una galleria, avvisando l’automobilista di non sostare né fermarsi, percorrendola tenendo il volante ben saldo e prestando attenzione alle eventuali raffiche di vento;
  • la linea orizzontale che segnala l’ingresso nella corsia autostradale, ricordando di dare la precedenza ai veicoli che la stanno già percorrendo;
  • tutti i cartelli indicatori delle direzioni e della distanza, che fanno cioè riferimento agli svincoli da prendere e a quanto chilometri mancano per raggiungere la destinazione;
  • i cartelli che indicano il numero dell’autostrada e/o del cavalcavia, fondamentali in caso d’incidente per fornire la propria posizione ai soccorritori;

A questa cartellonistica di base, si aggiungono poi tutti i segnali che indicano situazioni contingenti come eventuali lavori autostradali, magari con conseguente restringimento di corsia, la presenza di traffico rallentato e quella di veicoli incidentati o che non dovrebbero precorrere l’autostrada (es. le biciclette).

In tutti i casi elencati è di fondamentale importanza assicurarsi che tali segnali siano indicati in maniera chiara e leggibile e che risultino visibili anche durante le ore notturne ma, più di ogni altra cosa, devono innanzitutto esserci, a maggior ragione se segnalano situazioni contingenti come quelle che ti abbiamo illustrato, o momentanee chiusure di specifici tratti autostradali.

Per raggiungere un simile traguardo, pertanto, l’unica soluzione consiste in un completo rinnovo della segnaletica autostradale, sostituendo quella preesistente con nuovi cartelli realizzati con materiali affidabili e duraturi, in grado di garantirne la leggibilità nel lungo periodo. Solo in questo modo, infatti, quello che è uno dei principali problemi di viabilità delle nostre autostrade si risolverà definitivamente, con conseguenze positive sulla circolazione delle quali beneficerà anche lo Stato.

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