Come controllare il carburatore auto prima di registrarlo

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Iniziamo col rendere la vita facile: il carburatore è presente soltanto nelle vetture benzina e nelle moto e inoltre lo è in auto piuttosto “datate” dato che oggi con l’elettronica e le diverse tipologie di iniezione il discorso è un po’ diverso.

Per la verifica occorrono delle chiavi, un cacciavite, un tubo di plastica, dell’olio motore, e un pennellino.

Per prima cosa è opportuno verificare che i cavi e le leve che controllano lo starter e la valvola a farfalla di apertura non siano troppo allentati e funzionino correttamente. Uno sguardo va dato anche a eventuali occlusioni e intasamenti che possono trovarsi nel filtro dell’aria ed eventualmente pulirlo con dell’aria compressa.

Importante controllare anche il collettore di aspirazione: qualora vi fossero delle infiltrazioni è possibile che si alteri rapporto aria-carburante (se a bassa velocità si avverte un sibilo anomalo è possibile che derivi proprio da questa infiltrazione di aria). Per tale controllo si può usufruire di un tubo in plastica, ma con molta attenzione a non urtare le parti in movimento, facendo passare un’estremità del tubo “oscultando” la parte di accoppiamento tra carburatore e collettore e, successivamente, tra questo e la testata.

Avvicinando l’orecchio all’altra espremità del tubo si avverte o meno aria.

Un controllo manuale delle tubazioni è fondamentale. Tastando i tubi, esercitando leggera pressione, si sente se il materiale è “morbido”, si vede se ci sono crepe o rotture, verificando anche gli attacchi e i serraggi delle fascette. Ungendo la parte con un pochino di olio, si può vedere se questo viene “risucchiato”. In questo caso significa che vi è infiltrazione di aria.

Da qui in poi si può procedere con l’eventuale registrazione, verificando la pompa del carburante e cercando di regolare la miscela aria-carburante.