Go Kart : storia, tecniche e campionati

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Scopriamo assieme che cos’è il Go Kart : è nato negli Stati Uniti nel secolo scorso, dando vita ad una nuova vera e propria disciplina.

Quando e come nasce il Karting?

Il Karting è nato negli Stati Unti ormai sessanta anni fa nel 1956. Fautore di questa nuova disciplina fu Art Ingels, un tecnico della Kurtis Kraft che fu costruttore americano di auto da corsa. Ingels ebbe l’idea di realizzare un veicolo a motore da regalare al figlio utilizzando parti del motore di una falciatrice.

Si trattava del primo prototipo di ciò che in futuro sarebbe diventato un kart.

Un veicolo di piccole dimensioni, con un’altezza minima da terra e in grado di raggiungere e superare i cento chilometri orari. Si trattò di un’idea nata dal nulla, che ebbe grande successo in breve tempo.

Dall’essere un mezzo di divertimento per un bambino al mondo delle corse il tempo fu breve. Solamente un anno dopo nacquero i primi veri kart in California. La prima competizione a livello internazionale venne organizzata nel 1959 a Nassau: una manifestazione di successo considerando i costi contenuti dell’operazione, sia per organizzarla sia per la realizzazione dei mezzi da corsa.

Anche in Italia il kartismo è un movimento che ha lunga storia. E’ arrivato in Italia attorno al 1957 quando un kart acquistato a Londra fu portato a Milano per girare sul circuito di Monza. Fu Nicolò Donà Delle Rose ad iniziare la prima produzione di kart italiani. Un successo fin dall’inizio, tanto che le prime gare si svolsero su piste minori tra la “Pista Rossa” dell’Idroscalo di Milano e la “Pista d’Oro” vicino a Roma.

Era anche il periodo di nascita della Birel, una scuderia oggi affermata costruttrice nel settore del kartismo.

Che cosa è e da che cosa sono costituiti i Kart?

Il kart è un veicolo a motore di piccole dimensioni e con potenza limitata a trazione posteriore. La componentistica dei kart è molto minimal. Oltre al motore c’è esclusivamente un telaio tubolare in acciaio. Non sono presenti sospensioni e l’altezza da terra è di pochi centimetri.

L’assenza delle sospensioni obbliga una progettazione particolare.

Il telaio deve essere deformabile per una maggiore flessibilità tra avantreno e retrotreno. Inoltre il telaio viene costruito per adattarsi alla tipologie di pneumatici da utilizzare a seconda del tracciato che si affronta. Telai con tubolari di piccole dimensioni sono ideali per un utilizzo di gomme con mescola morbida. Quelli con tubolari di diametro maggiore sono indicati invece per gomme di mescola media e dura, per un utilizzo più prolungato nel tempo.

Gli pneumatici utilizzati sono con cerchi da 4 o 5 pollici. Hanno il battistrada slick, quindi liscio. Davanti sono più piccoli rispetto a quelli posteriori. Presentano i cerchi in alluminio o magnesio. Presentano un’ampia superficie che, collegata al basso peso del mezzo, permette al kart di avere altissima tenuta di strada. In più permette al mezzo di avere forti accelerazioni e alte velocità di percorrenza in curva.

Quanti tipi e modelli di Kart esistono?

Sono diverse le tipologie di kart esistenti che variano per la tipologia i motore. I kart variano spesso in base alle esigenze e all’età. Per i più piccoli, a partire da sei anni, si parla di motori a due tempi con cilindrata da 50 cm³: ideali per acquisire le basi del karting in pista, migliorando anche il feeling con la guida. Si passa poi alle cilindrate fino a 125 cm³, sempre due tempi.

Sono dei Kart che possono essere guidati a partire dai dodici anni: si tratta già di mezzi da competizione capaci di arrivare ad alte velocità.

Dopo di che si passa ai motori a quattro tempi. In questo caso sono due le cilindrate esistenti: 150 cm³ oppure 250 cm³. Queste tipologie di kart sono quelle utilizzate a livello agonistico, con le marche, e sono utilizzabili solo da piloti esperti ed allenati.

Normalmente presentano tre marce e sono in grado di raggiungere e superare i 150 km/h. Ci sono poi i kart modificati appositamente in grado di raggiungere i 200 km/h. Sono mezzi capaci di passare da 0 a 100 chilometri orari in meno di tre secondi.

Regolamento e penalità

Comportamento in pista: il pilota che sta davanti è libero di scegliere la traiettoria che preferisce. Il pilota davanti non può effettuare più di un cambio di direzione.

L’andamento a zig-zag verrà punito per condotta non sportiva. Il pilota che segue deve adattare la propria guida per evitare il contatto.

I contatti di lieve entità non verranno puniti in quanto considerati contatti di gara. Penalizzati invece i contatti ritenuti lesivi nei confronti dell’avversario. Il pilota che si trova all’esterno non può chiudere la traiettoria, lasciando spazio per evitare incidenti.

A seconda della categoria ci sono dei pesi minimi da rispettare: si va dagli 85 chilogrammi comprensivi di pilota e kart nelle categorie dei più piccoli, ai 180 chilogrammi delle categorie over 35.

Le penalità sono decise dalla direzione gara in base a diversi parametri, tra cui comportamenti non conformi al regolamento, guida pericolosa o scorretta, inosservanza delle bandiere, eccessiva velocità ai box ed interventi tecnici non autorizzati. Come nella Formula 1, le penalità vengono attribuite durante la corsa. Se non fosse possibile verranno effettuate penalità sul tempo a fine gara. In caso di comportamenti inappropriati o gravi potrà esserci l’esclusione del pilota o della scuderia.

Calendario 2017/2018

Il calendario 2017 del Campionato d’Europa CIK-FIA ha visto la presenza di nove appuntamenti svoltosi in nove diversi circuiti europei. Il via è stato dato a Sarno al 23 aprile, seconda tappa a Genk in Belgio e terza a giugno sul Circuito Alonso in Spagna.

Tour de force in luglio costituita da ben tre appuntamenti: Le Mans, Alaharma in Finlandia e Kristianstad in Svezia. Rush finale nel mese di settembre con gli appuntamenti validi per il campionato mondiale sul circuito tedesco di Wackersdorf ed il britannico PF International.

Infine il primo ottobre ultimo appuntamento a Le Mans per il Campionato Endurance.

Per quanto riguarda la stagione 2018, si inizierà ancora una volta a Sarno per poi passare in Francia a Salbris. Terza tappa a maggio in Inghilterra sul circuito PF International e quarta ad Ampfing, in Germania. A metà luglio si torna in Italia e più precisamente a Lonato. Si gareggia ad agosto con la sesta tappa di nuovo in Francia, ad Essay.

La conclusione avverrà con due trasferte di settembre tra il circuito belga di Genk e quello svedese di Kristianstad.