MotoGp: classifiche e calendari

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Il campionato 2017 della MotoGp sta entrando nel suo momento cruciale.

Vediamo, in questa guida per appassionati e per meno esperti, quali sono le caratteristiche del Motomondiale, ripercorrendo qualche pagina di storia per arrivare all’attualità.

Cosa è la MotoGp?

La MotoGp è la massima competizione motociclistica del mondo e riguarda le moto che hanno maggiori prestazioni assolute in termini di potenza e velocità. Il Campionato del Mondo di MotoGp si svolge dal 2002. In precedenza, la “classe regina” era rappresentata dalla “500”, con riferimento al centimetri cubici dei motori delle moto più potenti.

Dal 2002 al 2006, la cilindrata delle MotoGp è stata di 1000 cc., poi diventati 800 cc. fino al 2012; da allora ad oggi, la cilindrata maggiore vede moto dal 1.000 cc.. Tutti i motori sono rigorosamente quattro tempi.

Quello che differenzia questa manifestazione da altri campionati è rappresentata dalle moto. Quelle che corrono sui circuiti di tutto il mondo, infatti, sono prototipi che non si possono nè acquistare, nè guidare sulle strade.

Le moto di Superbike, per citare un campionato molto seguito in tutto il mondo, derivano invece da quelle di produzione.

Dove si è tenuto il primo Gran Premio?

In assoluto, il primo Campionato del Mondo di velocità per moto si è disputato nel 1949. Il primo Gran Premio fu il Tourist Trophy, che si tenne nell’isola di Mann. Era la prima tappa di una serie di 6 Gran Premi: a trionfare nella classe 500 fu l’inglese Leslie Graham.

Gli italiani fecero la loro parte, tuttavia, nelle categorie minori: Nello Pagani e Bruno Ruffo vinsero il titolo della classe 125 e 250.

Passando all’era moderna, la MotoGp inizia ufficialmente nella stagione 2002. E’ la cinquantesima edizione del Campionato del Mondo di velocità e il Gran Premio del Giappone, che si corre a Suzuka, vede per la prima volta sulla pista propulsori di 1.000 cc. A Suzuka, il 7 aprile 2002, a partire dalla Pole è Loris Capirossi.

La gara, che si corre sotto una pioggia battente, la vince Valentino Rossi con 1 secondo e mezzo di vantaggio sul giapponese Akira Ryo. In quella stagione, Valentino Rossi taglierà per primo il traguardo 11 volte su 16 Gran Premi e si laureerà Campione del Mondo MotoGp.

La Classe 500?

Come detto, il Gran Premio di Suzuka vide l’esordio di moto con cilindrata da 1.000 cc. e motori quattro tempi.

Fino all’anno precedente, le moto erano due tempi, con una cilindrata da 500 cc. Fu un cambio epocale, perchè la cilindrata non era mai cambiata fin dagli esordi, nel 1949.

A seconda dei periodi era cambiato invece il motore. Quello a 4 tempi, nel quale le case italiane si erano particolarmente distinte, era stato soppiantato da quello a due tempi. Il pilota più titolato fino al 2001 era il nostro Giacomo Agostini, con 8 titoli mondiali.

Quali sono le classifiche mondiali 2017?

Torniamo alla stretta attualità, ovvero al Motomondiale 2017. Si è appena disputato il Gran Premio del Giappone, a Motegi. Un Gran Premio sotto l’acqua, vinto da Andrea Dovizioso davanti a Marc Marquez. Una gara tiratissima, sotto la pioggia. Dovizioso ha dimostrato di saper stare lassù in alto, a contendere il titolo a Marquez fino all’ultimo momento. Se qualcuno aveva pensato a un Dovizioso “ragioniere”, pronto ad accontentarsi di un piazzamento o vittima della paura di vincere, dovrà ricredersi.

Dovi è rimasto attaccato a Marquez, lo ha incalzato e lo ha costretto a guidare al limite sul bagnato. Sotto pressione, Marquez ha commesso un piccolo errore del quale il Dovi ha approfittato con un sorpasso mozzafiato. Riuscendo poi a respingere un tentativo disperato di Marquez di riprendersi il primo posto all’ultima curva. Una manovra al limite, molto simile a quella già tentata in Austria.

A Motegi, come al Red Bull Ring, Dovizioso ha saputo interpretare al meglio l’azzardo di Marquez e tenere una prima posizione che è d’oro.

Non solo per i cinque punti guadagnati in classifica: Dovizioso ha dimostrato di non soffrire la personalità e la classe, indiscutibile, di Marquez. Anzi: nei due corpo a corpo decisivi, ha saputo vincere i duelli che contano.

Il Motomondiale, quindi, è più aperto che mai. La classifica vede infatti Marquez primo con 244 punti, seguito da Dovizioso a 233 e Maverick Vinales a 203. Fuori portata gli altri, a partire da Valentino Rossi, fermo a 168 punti in quinta posizione, due lunghezze dietro Dani Pedrosa.

A Motegi, il Dottore ha proseguito il suo infausto 2017, pieno di rimpianti tra cadute, infortuni e qualche leggerezza di troppo. Di sicuro Rossi starà già pensando alla prossima stagione e all’inseguimento di quel decimo titolo mondiale che sarebbe il coronamento di un’intera carriera.

Impalpabile, come gli accade ultimamente, la gara di Jorge Lorenzo. Sesto al traguardo a Motegi e settimo in classifica generale (dietro alla Yamaha clienti di Zarco).

Il feeling tra il maiorchino e la Ducati non è dei migliori, evidentemente.

Sugli scudi, invece, Petrucci (sul podio a Motegi) e Iannone. Il primo conferma la sua ottima annata e il podio (conquistato dopo essere stato anche in testa per alcuni giri) lo pone immediatamente alle spalle di Lorenzo in classifica generale. Più staccato invece in classifica Iannone. Ma il suo quarto posto di Motegi, miglior risultato stagionale, evidenzia una crescita del feeling con la sua Suzuki e un incoraggiante passo in avanti dopo le difficoltà della stagione 2016 in Ducati e un campionato non certo brillante fino a questo momento.

Quando e dove sono i prossimi Gran Premi?

Con tre gare ancora da disputare, quindi, per il titolo della MotoGp tutto è ancora da decidere. In teoria, anche Vinales (staccato di 41 punti) potrebbe rientrare nel giro, ma tutto lascia intendere che, salvo clamorosi colpi di scena, a giocarsi il titolo fino all’ultima curva saranno Marquez e Dovizioso. Agli altri, non sarà tuttavia affidata una parte da comprimari. Ogni punto sarà determinante, da qui alla fine e per quanto non siano in grado di lottare per il titolo, Rossi, Vinales, Lorenzo, Petrucci, Pedrosa e gli altri possono inserirsi tra Marquez e Dovizioso e portare via ai due contendenti punti preziosi.

Ecco dunque il calendario delle prossime gare.

  • 22 ottobre, Gran Premio di Australia sul circuito di Phillip Island;
  • 29 ottobre, Gran Premio di Malesia sul circuito di Sepang;
  • 12 novembre, Gran Premio della Comunità Valenciana a Valencia.

Per come sono messe le cose e per le sensazioni che ha lasciato il Gran Premio del Giappone, c’è da credere che tutto si giocherà all’ultima curva a Valencia.