Pastiglie freni: costo e tipologie

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Le pastiglie dei freni sono essenziali per l’intero impianto frenante e garanzia di una guida sicura, tuttavia la loro manutenzione non va trascurata.

In tema di pastiglie dei freni si potrebbe aprire un enorme dibattito, quello che rimane certa è la loro essenziale importanza, che si estende fino alla vitalità dell’intero impianto frenante. Non è esagerato affermare che dedicare un occhio di riguardo alle pastiglie, alla loro efficienza ed al loro stato di usura, può scongiurare danni all’auto, anche talvolta abbastanza gravi, nonché evita di mettere a repentaglio la sicurezza in senso stretto.

Le pastiglie forniscono dei dati molto precisi riguardo il loro stato e riuscire a comprenderli vuol dire averne cura, quella cura necessaria che sposa perfettamente un efficiente livello di manutenzione.

Pastiglie freni anteriori e posteriori

Le pastiglie sono elementi soggetti a usura direttamente riconducibili ad una tipologia di impianto frenante abbastanza diffuso: quello a disco.

Il funzionamento del sistema frenante a dischi è pressoché semplice: uno spesso disco di acciaio viene montato immediatamente dietro la ruota e gira con essa durante la marcia.

Sul profilo di questo disco viene installato un meccanismo idraulico denominato pinza, all’interno di questo meccanismo vengono installate le pastiglie.

Quando premiamo il pedale del freno, una forza idraulica (pressione di un olio dedicato) spinge dei pistoncini posti dietro le pastiglie. Le stesse si troveranno forzate ad un contatto con la superficie del disco e l’attrito provocato rallenterà di fatto la velocità del disco dando luogo alla frenatura vera e propria.

Le pastiglie hanno generalmente forma rettangolare con angoli tondeggianti e sono composte da due strati specifici: una base, generalmente realizzata in ghisa o acciaio resistente e lo strato di contatto col disco realizzato in un materiale particolare detto ‘composito’ (questo strato è anche conosciuto come ‘ferodo’).

La parte soggetta ad usura è la superficie di contatto, che non dovrebbe mai arrivare a consumarsi del tutto.

Nella maggior parte delle auto economiche è installato un sistema di frenatura misto che prevede un impianto a disco, per quello che riguarda le ruote anteriori e un sistema di vecchia concezione (ma pur sempre efficace) a tamburo per quello che riguarda le posteriori.

Nelle auto di livello superiore troviamo invece installato sia anteriormente che posteriormente un sistema di frenatura a disco.

Generalmente identici come dimensioni e componenti, gli impianti su alcune auto possono essere di dimensioni più piccole per quello che riguarda le ruote posteriori.

Quando cambiarle

Il dibattito riguardo questo tema potrebbe diventare spinoso e intricato ma proveremo in ogni caso a fare chiarezza.

Approntare un valore per quello che riguarda un livello di chilometraggio su cui basarsi per il cambio delle pastiglie, sarebbe parecchio fuorviante.

Perché, se è pur vero che le pastiglie non dovrebbero superare un certo livello di chilometraggio, supponiamo 20.000 km, è anche vero, anzi verissimo, che la totalità del loro consumo dipende dall’utilizzo che si fa dell’auto.

Prendiamo ad esempio la stesso identico modello di auto, una delle due è usata prevalentemente in ambito urbano, quindi semafori, fermate e ripartenze e traffico in generale sono lo standard di utilizzo, l’altra invece viene utilizzata principalmente per trasferimenti autostradali o extraurbani.

Non c’è bisogno del parere di un ferrato addetto ai lavori per comprendere che il modello utilizzato prevalentemente su circuito urbano probabilmente anche prima della soglia dei 20.000 km vedrà la sostituzione delle pastiglie. Al contrario l’altra vettura probabilmente sforerà il limite con le pastiglie in discreto stato, ma ancora utilizzabili.

Esistono poi dei piccoli segnali che i freni ci mandano per farci capire il loro bisogno di manutenzione.

Uno su tutti, il più comune, sono i freni che fischiano durante l’utilizzo.

Un freno che fischia ci manda un segnale preciso: le pastiglie hanno consumato il loro strato di materiale composito e necessitano di una sostituzione. Il rischio derivante dalla noncuranza è quello di mettere a repentaglio non solo la superficie dei dischi, ma l’intero impianto frenante.

Come cambiarle

Le pastiglie vanno cambiate rivolgendosi ad un centro specializzato, anche se non autorizzato dalla casa costruttrice della nostra auto.

Sicuramente un’officina autorizzata sarà garanzia di ricambi originali e di professionalità, ma se si ha un buon meccanico di fiducia, il lavoro sarà in ogni caso fatto a regola d’arte.

La domanda più frequente in questi casi è: posso sostituire le pastiglie alla mia auto da solo? In realtà l’operazione in se non è complicata: consiste nello smontare la pinza dalla sua sede, estrarre le vecchie pastiglie, introdurre quelle nuove e rimontare il tutto.

Quello che non è possibile, o comunque abbastanza complesso se non si è davvero pratici, consiste in due operazioni aggiuntive necessarie a completare il lavoro: lo spurgo e la messa in pressione dei tubi idraulici. Se la giusta pressione dell’olio non viene ripristinata l’impianto non funzionerà a dovere. Meglio, quindi, affidarsi a mani esperte, se non si hanno la competenza e la manualità necessarie.

Tipologie e costo

Le pastiglie si differenziano principalmente per quello che riguarda la composizione del materiale dello strato di contatto.

Il composito può presentare diversi livelli di durezza e questi livelli devono essere rapportati alla durezza del materiale di cui è composto il disco. Proviamo a fare chiarezza.

Per quello che riguarda le auto molto performanti (o da pista) la scelta quasi sempre ricade su pastiglie morbide, perché più efficaci e pronte ma per contro la loro durata, a causa della morbidezza, è molto limitata.

Nel caso in cui invece si monti una tipologia di pastiglie abbastanza dure, la durata nel tempo è decisamente superiore, ma l’efficacia frenante è meno aggressiva, se paragonata alle morbide.

La scelta del livello di durezza (o morbidezza) delle pastiglie dipende dalle proprie esigenze ed è direttamente riconducibile all’uso principale che si fa dell’auto.

Sulla maggior parte delle auto in commercio vengono montate di serie pastiglie medio / dure, proprio allo scopo di bilanciare un buon livello di frenata con una durata nel tempo prolungata.

Per quanto riguarda i costi, si può notare come ci siano diversi livelli degli stessi sul mercato; tralasciando pastiglie dedicate ad usi molto performanti e non adatti alla quotidianità, una coppia di pastiglie freni ha un costo medio di 50,00 euro.

Costo, ovviamente, a cui vanno sommate le spese per la manodopera, che sono di circa 60,00 euro.