AdBlue: scorte esaurite e prezzi esorbitanti

Il calo della produzione sta cominciando a causare difficoltà di approvvigionamento.

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L’ammoniaca è un componente essenziale nella composizione dell’AdBlue, l’additivo che si trova nei motori diesel relativamente nuovi dotati di un catalizzatore SCR.

Le società tedesche SKW Piesteritz e BASF, la slovacca Duslo e l’italiana Yara hanno recentemente rallentato o sospeso la loro produzione di ammoniaca.

L’AdBlue è prodotto dal 67,5% di acqua demineralizzata e dal 32,5% di urea, che si forma da CO2 e ammoniaca. Questo calo di attività è dovuto all’aumento del costo del metano, un gas usato nella produzione di ammoniaca. Tutto sommato, è l’automobilista ad essere colpito, poiché l’esaurimento dell’offerta tende ad aumentare il prezzo dell’AdBlue.

Inoltre, se si guida un veicolo diesel recente, il sistema di controllo dell’inquinamento richiede ricariche regolari di AdBlue a intervalli di migliaia di chilometri.

AdBlue: un prodotto che presto sarà scarso?

Il calo della produzione sta cominciando a causare difficoltà di approvvigionamento in alcuni paesi europei, tanto che il governo slovacco si è assicurato un ordine per 500.000 litri del famoso prodotto, che sarà riservato al trasporto stradale. Se il rallentamento continua, gli automobilisti potrebbero rimanere senza AdBlue. Se il serbatoio dedicato è vuoto, un’auto progettata per funzionare con questa dinamica andrà in modalità “default” e non partirà.

Una carenza? I proprietari di diesel di ultimo modello potrebbero trovarsi in una situazione di stallo.

Ci sono scatole elettroniche che possono essere utilizzate per bypassare l’uso di AdBlue, ma queste sono completamente illegali ed espongono coloro che le utilizzano a severe sanzioni. Per il momento, non c’è carenza presso i principali distributori in Italia.