Scopri come difenderti dalle multe illegittime degli autovelox.
Scopri come verificare la legittimità delle multe e le possibilità di ricorso.
Negli ultimi anni, il dibattito sulle multe emesse dagli autovelox ha preso piede in Italia, sollevando interrogativi sulla loro legittimità. Recenti sentenze della Corte di Cassazione hanno messo in discussione la validità di molte sanzioni, affermando che solo gli autovelox omologati possono essere utilizzati per irrogare multe. Questo articolo esplorerà le implicazioni di queste sentenze e fornirà indicazioni su come gli automobilisti possono contestare le sanzioni ricevute.
È
fondamentale comprendere la distinzione tra omologazione e approvazione dei dispositivi di rilevamento della velocità. L’omologazione è un processo tecnico-legale che garantisce che un dispositivo soddisfi determinati standard di sicurezza e precisione. Al contrario, l’approvazione è un riconoscimento meno rigoroso che non implica necessariamente il rispetto di tali standard. La Corte di Cassazione ha chiarito che solo i dispositivi omologati possono essere utilizzati per emettere sanzioni valide, rendendo quindi potenzialmente illegittime molte multe emesse da autovelox approvati ma non omologati.
Per determinare se una multa ricevuta è legittima, gli automobilisti possono seguire alcuni passaggi chiave. Innanzitutto, è importante controllare il verbale della multa per verificare se riporta il numero del decreto ministeriale e il modello del dispositivo utilizzato. Successivamente, è possibile cercare il decreto online, consultando i siti istituzionali o la Gazzetta Ufficiale. Infine, è consigliabile leggere attentamente il decreto per verificare se si parla di “omologazione” o solo di “approvazione”.
Se nel verbale è menzionata solo l’approvazione, gli automobilisti hanno buone probabilità di successo nel presentare un ricorso.
Gli automobilisti che desiderano contestare una multa da autovelox hanno due principali opzioni di ricorso. La prima è il ricorso al Prefetto, che è gratuito e deve essere presentato entro 60 giorni dalla ricezione della multa. Tuttavia, è importante notare che in caso di rigetto del ricorso, l’automobilista potrebbe dover pagare il doppio della multa.
La seconda opzione è il ricorso al Giudice di Pace, che deve essere presentato entro 30 giorni e richiede il pagamento di un contributo unificato. Questa via è consigliata se si hanno prove concrete della mancata omologazione del dispositivo utilizzato per emettere la multa.
La questione delle multe da autovelox e della loro legittimità è complessa e in continua evoluzione. Sebbene la Corte di Cassazione abbia stabilito l’obbligo di omologazione, molte sanzioni continuano a essere emesse da dispositivi che non soddisfano questo requisito.
Gli automobilisti devono essere proattivi nel verificare la legittimità delle multe ricevute e considerare seriamente l’opzione di presentare un ricorso, soprattutto in un contesto normativo che potrebbe cambiare nei prossimi mesi. È fondamentale rimanere informati e consultare fonti affidabili per navigare in questo panorama giuridico incerto.