Blocco diesel Euro 5: le manovre per evitare il divieto nelle regioni italiane

Il governo e le regioni del Bacino Padano cercano soluzioni alternative al blocco dei diesel Euro 5 previsto per il 2025.

Condividi

Il contesto del blocco dei diesel Euro 5

Negli ultimi anni, le regioni del Bacino Padano, tra cui Piemonte, Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna, hanno affrontato una crescente pressione per ridurre l’inquinamento atmosferico. In risposta a procedure di infrazione da parte della Commissione Europea, queste regioni hanno introdotto misure drastiche, tra cui il blocco dei veicoli diesel Euro 5, previsto per il 1° ottobre 2025. Questo provvedimento colpirà un numero significativo di automobilisti, con stime che parlano di oltre un milione di veicoli potenzialmente interessati.

La decisione è stata presa per rispettare la direttiva UE 2008/50, che stabilisce limiti severi per le polveri sottili.

Le reazioni politiche e le proposte alternative

Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, ha espresso preoccupazione per l’impatto del blocco, sottolineando che il suo partito sta lavorando a un emendamento per evitare questa restrizione. La proposta mira a trovare soluzioni alternative che possano ridurre l’inquinamento senza penalizzare i possessori di veicoli diesel Euro 5, che sono relativamente recenti e non sempre sostituibili.

In Lombardia, si stimano circa 400.000 veicoli diesel Euro 5, mentre in Piemonte e Veneto i numeri sono rispettivamente di 250.000 e 180.000. Tuttavia, al momento, le regioni non hanno presentato piani concreti per affrontare il problema, limitandosi a menzionare incentivi generali per la sostituzione dei veicoli più inquinanti.

Le sfide per il futuro e le possibili soluzioni

La questione del blocco dei diesel Euro 5 rappresenta una sfida complessa per le autorità locali e nazionali.

Mentre il governo cerca di trovare un compromesso, è fondamentale considerare anche l’impatto economico e sociale di tali decisioni. Molti automobilisti non possono permettersi di sostituire i propri veicoli, e le misure alternative devono essere realistiche e attuabili. Le proposte di incentivare la sostituzione dei veicoli più inquinanti e di intervenire su altri settori, come il riscaldamento e l’agricoltura, potrebbero rappresentare un passo nella giusta direzione. Tuttavia, è essenziale che queste strategie siano accompagnate da un dialogo aperto tra le istituzioni e i cittadini, per garantire che le soluzioni siano efficaci e sostenibili nel lungo termine.