Cavalli Ducati MotoGP: scheda tecnica e prestazioni della più veloce

Cavalli Ducati MotoGP, scheda tecnica della Rossa di Borgo Panigale che ha partecipato al motomondiale 2019 con: peso, prestazioni, cavalli, potenza, ciclistica e raffreddamento.

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Cavalli Ducati MotoGP.

La casa di Borgo Panigale ha deciso di puntare per questo mondiale sulla Desmosedici GP19. La Ducati da Corsa con il fantastico motore desmodromico. Per provare a togliere il titolo a Marc Marquez ha affidato le due moto ufficiali ad Andrea Dovizioso e Danilo Petrucci, alla prima grande esperienza con un team ufficiale nella classe regina del motomondiale. Una coppia di piloti che potrà sicuramente portare tanti punti in ottica costruttori facendo così ben figurare il team italiano.

Cavalli moto Ducati MotoGP 2019

Ecco i dati tecnici della Ducati Desmosedici GP19:

Cilindrata: 1000 cc Apertura della V: 90 gradi Numero valvole: 16 (4 per cilindro) Peso totale: 157 kg (secondo regolamento FIM) Potenza motore a combustione: 250 cavalli

Alimentazione e Architettura Ducati Desmosedici

Alimentazione: Iniezione elettronica indiretta, quattro 4 corpi della valvola di regolazione con iniettore esterno ed interno. L’acceleratore è controllato dal nuovo Sistema EVO 2 TCF (controllo e feedback dell’acceleratore) Scarico: Akrapovic Iniezione carburante: diretta Tipologia carburante: Shell Racing V-Power Sospensione: forcella Öhlins da 48mm e ammortizzatore posteriore Öhlins, regolabile nel precarico e con un nuovo sistema idraulico Elettronica: Centralina Magneti-Marelli programmata con software unico della Dorna Cerchi: Marchesini Freni: Brembo, doppio disco anteriore in carbonio di 340 mm con pinza a quattro pistoni.

Un solo disco posteriore in acciaio con pinza a due pistoni

Circuiti favoriti alla Ducati MotoGP

La casa bolognese aveva ottenuto un brillante inizio di stagione con vittorie di Dovizioso e soprattutto la prima nella MotoGP di Danilo Petrucci nel Gran Premio di casa del Mugello. Nella seconda parte di stagione i risultati sono mancati e il team italiano era costantemente in lotta per il podio ma non era più in lotta con Marc Marquez.

Sul finale di campionato è uscito anche Jack Miller che corre per il team satellite Pramac con Ducati 2018 che ha ottenuto ottimi piazzamenti.

Il team si è confermato la seconda forza del campionato ma questo non basta. Quello che deve far riflettere in vista del prossimo anno è che se qualora Honda dovesse affiancare a Marquez un pilota capace di sfruttare la moto, si ipotizza il fratello Alex, vincitore del campionato Moto2, per Ducati saranno problemi seri.

Marquez è si fenomenale ma avere un’ottima moto e due bravissimi piloti e non essere riusciti quantomeno a contrastarlo deve far riflettere i vertici di Ducati.

Ducati: complicata ma potentissima

La moto è complicata da guidare e da gestire. Le prestazioni di entrambi i piloti però nella prima parte di stagione hanno dimostrato che Ducati può competere apertamente con Honda. Ora bisogna capire come mai la competitività è andata perduta nella seconda metà di campionato così da arrivare pronti per il 2020 a battagliare con il team giapponese riuscendo finalmente a portare a casa il titolo piloti che manca da ben 12 anni.