Charles Leclerc condivide ricordi intimi e affettuosi su Jules Bianchi, un amico che ha influenzato la sua vita e carriera.
Oggi, mentre celebriamo la memoria di Jules Bianchi, il grande pilota francese che ci ha lasciato troppo presto, chi non ha un pensiero per Charles Leclerc? L’attuale stella della Ferrari ripercorre i momenti più belli vissuti insieme a lui.
Questo legame va ben oltre il mondo delle corse: è un’amicizia che ha segnato profondamente le loro vite. Pronti a scoprire il lato più umano e autentico di Jules? 🌟
Leclerc condivide che i suoi ricordi di Jules non riguardano tanto la sua carriera da pilota, quanto la persona meravigliosa che era. Crescendo insieme, la loro amicizia si è sviluppata in un contesto familiare molto stretto.
“Le nostre famiglie erano e sono ancora molto unite. Mio fratello maggiore e Jules erano migliori amici, quindi lui era sempre presente nella mia vita.” Ti sei mai chiesto come un’amicizia possa nascere così, in un ambiente così ricco di affetto?
Da piccoli, la differenza d’età si faceva sentire: Jules era più grande di otto anni. Ma con il tempo, quel gap si è assottigliato e i due sono diventati amici inseparabili.
Leclerc ricorda con affetto i momenti condivisi, dalle prime esperienze al cinema a quelle ludiche. “Il primo film dell’orrore l’ho visto con Jules, mentre lui cercava di assicurarsi che fossi addormentato per poter guardare il film con mio fratello!” Chi di voi ha avuto un amico così creativo nella sua infanzia? 🎬✨
Uno dei ricordi più vividi di Leclerc è legato alla loro prima esperienza di karting insieme.
“Avevo solo sei o sette anni e finalmente potevo correre in un go-kart con Jules e mio fratello. Era incredibile!” racconta con entusiasmo. La pista era gestita dal padre di Jules, che permetteva ai ragazzi di divertirsi senza troppe regole. “Aspettavamo che il tracciato chiudesse al pubblico per poter scatenarci in pista per ore.” Chi non ha mai sognato di correre liberamente in pista da bambino?
Questi momenti rappresentano per Leclerc alcuni dei ricordi più preziosi.
“Jules era incredibilmente competitivo, non solo nelle corse, ma anche nelle piccole sfide quotidiane. Si arrabbiava facilmente quando perdeva, ma questo era parte del suo fascino. Era ossessionato dal migliorarsi e dedicava ogni opportunità per allenarsi.” Un esempio che Leclerc non dimentica mai è quando Jules si è immerso nello squash, migliorando a vista d’occhio grazie alla sua determinazione. Chi di voi può dire di avere un amico così motivato? 🏎️💨
Leclerc spera che Jules venga ricordato non solo come un pilota di talento, ma anche come una persona incredibilmente gentile e dedicata. “Ci sono persone che puoi leggere attraverso gli occhi e il sorriso: Jules era una di quelle. La sua gentilezza e la sua dedizione ai suoi obiettivi sono il ricordo più importante che ho di lui.” Non è bello pensare a come un sorriso possa racchiudere tanto significato?
In un mondo dove la competitività regna sovrana, Jules emergeva per la sua umanità e il suo spirito.
“Questo è ciò che mi ha colpito di più: il suo impegno nel lavoro e nella vita. Non si arrendeva mai.”
In questo decimo anniversario della sua scomparsa, Leclerc non può fare a meno di riflettere su quanto Jules Bianchi abbia influenzato la sua vita e carriera. Un legame che va oltre le corse e che continuerà a vivere nei ricordi di chi lo ha amato. Chi di voi ha un amico che vi ha ispirato in un modo simile? 💖