L'adozione dei motori di risposta AI sta rivoluzionando il panorama della ricerca online, con impatti significativi sul CTR e sulla citabilità delle fonti.
Negli ultimi anni, il panorama della ricerca online ha subito una trasformazione radicale. L’emergere di motori di risposta AI come ChatGPT e Google AI Mode ha portato a un aumento significativo delle zero-click search, con percentuali che raggiungono il 95% per Google AI Mode e tra il 78% e il 99% per ChatGPT. Questo cambiamento ha provocato un crollo del CTR organico, con la prima posizione che ha visto un calo dal 28% al 19% (-32%).
Aziende come Forbes e Daily Mail hanno registrato un calo del traffico rispettivamente del -50% e -44%. La transizione da un paradigma di visibilità a uno di citabilità è ora imperativa.
Dal punto di vista tecnico, i motori di risposta AI utilizzano modelli fondazionali come RAG (Retrieval-Augmented Generation), che si distinguono dai motori di ricerca tradizionali. Mentre i motori di ricerca indicizzano le pagine web, i motori di risposta generano risposte basate su un insieme di dati preesistenti e sulla formulazione delle domande.
La terminologia tecnica chiave comprende grounding, che si riferisce all’accuratezza delle informazioni fornite, e citation patterns, che descrivono le modalità di selezione e citazione delle fonti nei risultati. Le differenze tra piattaforme come ChatGPT, Perplexity e Google AI si riflettono nei loro meccanismi di citazione e nella selezione delle fonti.
Ristrutturazione dei contenuti perAI-friendliness
Implementare FAQ conschema markupin ogni pagina importante
Le aziende che adottano strategie tempestive per ottimizzare la loro presenza nei motori di risposta AI possono ottenere vantaggi significativi.
Al contrario, chi rinvia tali decisioni rischia di perdere opportunità cruciali. L’evoluzione futura potrebbe includere modelli di pay per crawl di Cloudflare, modificando ulteriormente il panorama SEO.