Scopri le sfide e le critiche affrontate dagli equipaggi nel Rally Portogallo 2025.
Il programma intenso del Rally Portogallo 2025 solleva preoccupazioni sul benessere degli equipaggi e sulla sicurezza.
Il Rally Portogallo 2025 ha presentato un programma estremamente impegnativo per gli equipaggi, in particolare durante la giornata di venerdì. Con l’aggiunta delle prove nella zona di Arganil, gli equipaggi si sono trovati a dover affrontare ben dieci speciali, per un totale di oltre 140 km cronometrati. Questo ha comportato un’intera giornata trascorsa lontano dal parco assistenza principale, con le vetture in movimento per circa 15 ore. Gli equipaggi hanno potuto contare solo su un’assistenza remota, senza la possibilità di rientrare per ricaricare le energie.
Le lamentele non sono mancate. Ott Tanak, pilota estone, ha espresso il suo disappunto riguardo alla situazione: “In pratica, ci hanno messo 15 ore in macchina e questo è quanto”. Tanak ha sottolineato come, nonostante la possibilità di pranzare, le condizioni generali fossero insostenibili. Anche Kalle Rovanpera ha condiviso le sue preoccupazioni, evidenziando la mancanza di tempo per riposare: “Parliamo sempre di sicurezza stradale e poi guidiamo dormendo quattro o cinque ore durante il fine settimana”.
Queste dichiarazioni mettono in luce un problema serio: il benessere degli equipaggi sembra essere stato messo in secondo piano rispetto allo spettacolo.
In risposta alle critiche, la FIA e il promoter del WRC hanno annunciato che stanno lavorando per migliorare la situazione. Un comunicato ha rivelato che è in corso una revisione completa degli orari di lavoro e delle pressioni a cui sono sottoposti i dipendenti del Campionato Mondiale Rally.
L’obiettivo è fornire linee guida agli organizzatori per la pianificazione dei weekend di gara, al fine di ridurre la pressione sugli equipaggi e migliorare le pratiche di organizzazione. Queste linee guida dovrebbero essere pronte nei prossimi mesi, con l’intento di implementarle già per la stagione 2026.