Ripercorriamo la storia della Daewoo No. 2, un'auto concept innovativa progettata per rispondere alle esigenze delle città moderne. Questo modello all'avanguardia ha anticipato le tendenze automobilistiche future, offrendo soluzioni sostenibili e pratiche per la mobilità urbana. La Daewoo No. 2 rappresenta un'eccellenza nel design automobilistico, combinando estetica e funzionalità per migliorare l'esperienza di guida nelle aree metropolitane.
Nel 1995, il mondo dell’automobile ha assistito alla presentazione di un concept audace e visionario: la Daewoo No.
2. Questo modello rappresenta un’evoluzione della DACC-2 e si inserisce nella scia della No. 1, reinterpretando il concetto di monovolume urbana. Disegnata da Justyn Norek presso l’I.De.A. Institute di Moncalieri, la No. 2 ha sorpreso per le sue scelte stilistiche innovative e per le caratteristiche tecniche all’avanguardia.
Il design della Daewoo No. 2 presenta proporzioni compatte: con una lunghezza di 4,13 metri e una larghezza di 1,90 metri, questo concept si distingue per la silhouette slanciata e le superfici oblique.
Tra le soluzioni stilistiche più audaci emergono i fari anteriori verticali, integrati tra il cofano e il parafango, composti da dieci fasci di fibre ottiche. La parte posteriore dell’auto è caratterizzata da tre luci di stop a LED, un’innovazione che rappresentava un significativo punto di svolta nel design automobilistico.
Un ulteriore aspetto che distingue la Daewoo No. 2 come modello all’avanguardia è l’assenza degli specchietti retrovisori tradizionali, sostituiti da videocamere laterali.
Questa scelta ha conferito un tocco futuristico al veicolo e ha rappresentato un significativo passo verso la modernizzazione del design automobilistico, anticipando tendenze che oggi risultano comuni.
L’abitacolo della Daewoo No. 2 si configura come un autentico esempio di spaziosità e funzionalità. I sedili posteriori, progettati in posizione rialzata rispetto a quelli anteriori, consentono a tutti gli occupanti di godere di una visuale libera, aumentando la sicurezza in caso di incidenti laterali.
Questa configurazione è stata concepita anche per facilitare l’accesso, rendendo la No. 2 un potenziale candidato come taxi urbano.
I sedili anteriori sono dotati di una funzione di rotazione a 180 gradi, trasformando l’interno dell’auto in un autentico salotto su ruote. Inoltre, il tetto della vettura è equipaggiato con celle solari che alimentano il sistema di climatizzazione quando l’auto è ferma. Questa innovazione è progettata per migliorare l’efficienza energetica e rendere la vita quotidiana più sostenibile.
Dal punto di vista tecnico, la Daewoo No. 2 si basa su un telaio in alluminio, progettato per ridurre il peso e migliorare l’agilità in un contesto urbano. Il motore, un sei cilindri in linea da 2,5 litri, è situato nella parte anteriore ed è il risultato di una nuova generazione di propulsori in alluminio, destinata a coprire un range di cilindrate che va da 0,8 a 2,5 litri.
Questa scelta non solo garantisce prestazioni elevate, ma aumenta anche l’affidabilità del veicolo.
La Daewoo No.2 è progettata per integrare diversi sistemi di trazione, inclusa un’architettura ibrida che combina motore a benzina ed elettrico. Questa scelta anticipava le attuali tematiche legate alla sostenibilità e alla riduzione delle emissioni, dimostrando come l’azienda fosse già focalizzata su un futuro automobilistico più sostenibile.
Nonostante le sue caratteristiche innovative, la Daewoo No.2 non è mai stata messa in produzione.
Rimane, pertanto, un esempio di come il design automobilistico possa anticipare i tempi, presentando soluzioni che, oggi più che mai, risultano attuali e necessarie.