Scopri il futuro della muscle car con il Dodge Charger Daytona EV.
La Dodge Charger Daytona EV affronta difficoltà nel mercato americano, con riduzioni nella gamma e incertezze sul futuro.
La Dodge Charger Daytona EV doveva rappresentare un nuovo inizio per la storica casa automobilistica americana, un simbolo di innovazione e sostenibilità. Tuttavia, la realtà si è rivelata ben diversa. Nonostante le promesse di un veicolo elettrico che mantenesse il DNA delle muscle car tradizionali, l’accoglienza da parte del pubblico è stata tiepida. Le prestazioni, sebbene interessanti, non sono riuscite a competere con le elettriche più performanti sul mercato, e il prezzo elevato ha ulteriormente complicato la situazione.
Secondo recenti rapporti, la Dodge ha deciso di ridurre la gamma della Charger Daytona EV, eliminando il modello base R/T da 496 CV a partire dal 2026. Questo cambiamento è stato in parte causato da oltre 3.500 esemplari invenduti di questo modello nei concessionari statunitensi. La mancanza di incentivi per i veicoli elettrici e l’introduzione di un dazio del 25% sulle auto prodotte in Canada hanno ulteriormente ostacolato le vendite.
Nonostante i tentativi di stimolare il mercato con sconti e offerte di leasing, la situazione rimane critica.
Nonostante le difficoltà, la Dodge Charger Daytona EV non è destinata a scomparire. La versione Scat Pack da 670 CV continuerà a essere disponibile, con l’introduzione di una variante a quattro porte prevista per il 2026. Inoltre, la casa automobilistica sta preparando il lancio di un nuovo motore sei cilindri biturbo da 3 litri, capace di superare i 550 CV.
Ci sono anche voci su un possibile ritorno del motore V8, che potrebbe rientrare nella gamma del pick-up Ram 1500. Queste mosse potrebbero rappresentare un tentativo di riconquistare il cuore degli appassionati e di rilanciare il marchio nel competitivo mercato automobilistico.