Dolomiti Superbike: La Conclusione di un’Era nella Mountain Bike

La Dolomiti Superbike: Un Viaggio di Passione e Sfide nel Mondo della Mountain Bike.

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Il mondo delle marathon di mountain bike rappresenta un universo affascinante, in cui ogni pedalata racconta storie di avventura e scoperta.

Ogni anno, eventi come la Dolomiti Superbike attirano migliaia di ciclisti e appassionati, offrendo panorami mozzafiato e l’emozione della competizione. Tuttavia, anche le manifestazioni più iconiche si trovano ad affrontare sfide inaspettate che ne compromettono la continuazione.

La chiusura della Dolomiti Superbike

La Dolomiti Superbike, una delle marathon più lunghe e prestigiose d’Italia, ha annunciato la sua chiusura definitiva. Questo evento, che si svolgeva a Villabassa, in Alta Val Pusteria, ha rappresentato per oltre trent’anni una celebrazione della mountain bike, attirando partecipanti da tutto il mondo.

Con i suoi 123 chilometri di percorso, gli atleti attraversavano paesaggi incantevoli come la Valle di San Silvestro e le iconiche Tre Cime di Lavaredo.

Un cambiamento nel panorama ciclistico

Kurt Ploner, fondatore della manifestazione, ha messo in luce come il calo delle iscrizioni e il mutamento nei gusti dei ciclisti abbiano influenzato questa decisione. La competizione non è più percepita come in passato, e le nuove generazioni sembrano orientarsi verso esperienze di ciclismo diverse, quali il gravel e l’uso delle e-bike.

Ploner ha osservato: “Una volta, i ciclisti cercavano sfide più impegnative. Oggi, invece, si presenta un pubblico più maturo e meno incline a sforzi eccessivi”.

Un impatto sul territorio

La Dolomiti Superbike non rappresentava solo una gara, ma era un evento cruciale per l’economia locale. Hotel, ristoranti e negozi di biciclette beneficiavano enormemente della presenza di migliaia di partecipanti e turisti. Ploner ha sottolineato l’importanza di questa manifestazione per il comprensorio turistico dell’Alta Val Pusteria, rivelando che molti attori locali avevano sperato in una continuazione della gara.

Il futuro della mountain bike

Nonostante la chiusura della Dolomiti Superbike, Ploner ha annunciato l’intenzione di organizzare un raduno non competitivo lungo il percorso della marathon. Questo incontro, programmato per il primo sabato di luglio, consentirà ai ciclisti di ritrovarsi e godere della bellezza dei sentieri che la DSB ha contribuito a rendere famosi. Ploner ha affermato che “il mito della Dolomiti Superbike continuerà a vivere, anche se la gara ufficiale non ci sarà più”.

Le sfide del futuro

La chiusura della Dolomiti Superbike rappresenta un problema più ampio che affligge il mondo delle competizioni ciclistiche. Le difficoltà nel reperire sponsor e nel trovare un erede capace di gestire l’evento hanno minato le fondamenta della manifestazione. Ploner ha rivelato che è stato difficile trovare qualcuno disposto a prendere in mano le redini dopo trent’anni di lavoro.

Il calo dei partecipanti costituisce un ulteriore aspetto critico: anche eventi storici come la Nove Colli, una delle competizioni su strada più famose in Italia, hanno registrato una drastica riduzione del numero di iscritti.

“Il nostro evento ha vissuto momenti di grande affluenza, ma oggi la situazione è cambiata”, ha dichiarato Ploner.

La Dolomiti Superbike rappresenta un’eredità significativa non solo per gli appassionati di mountain bike, ma anche per il territorio che l’ha ospitata. Si auspica che nuove iniziative possano sorgere per onorare la memoria di un evento che ha profondamente inciso nella storia di questo sport in Italia.