Esame patente: come prepararsi al meglio

L'esame per conseguire la patente B può essere una prova difficile nella vita. Vediamo come prepararsi al meglio.

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L’esame per conseguire la patente di guida B, per le autovetture, rappresenta una prova importante nella vita di un giovane.

Talvolta essa può rivelarsi piuttosto difficoltosa. In questo articolo vogliamo dare alcuni consigli su come affrontarla al meglio. Ci auguriamo che in questo modo l’esame patente sia un ostacolo meno difficile da superare.

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Esame per la patente: come prepararsi

Chiunque intraprenda il percorso teorico in scuola guida farebbe bene a frequentare assiduamente le lezioni. La presenza di un istruttore rappresenta un aiuto importantissimo: egli ci permette di apprendere più rapidamente di quanto faremmo basandoci esclusivamente sul libro ed è sempre disponibile a rispondere ad ogni domanda.

Inoltre, sovente l’insegnante è in grado di fornire utilissimi dritte per non sbagliare in sede d’esame.

Dopo aver tenuto ogni lezione è importante investire tempo anche nello studio autonomo, ripassando quanto visto in aula e mettendosi alla prova tramite quiz e simulazioni. Mantenendo un assiduo ritmo lezione-studio-quiz, fino al completamento del manuale teorico, non dovrebbero presentarsi problemi insormontabili per il superamento dell’esame patente. Le simulazioni sono davvero importanti e vanno affrontate spesso e con metodo.

Molto probabilmente lo studente avrà tantissime nozioni in testa dopo l’immersione nel manuale e riuscire a riordinarle, su richiesta di una domanda, può dare davvero una grande mano.

Mettersi alla prova, anche se si è privatisti

Anche chi sceglie la strada privata e decide di prepararsi da solo all’esame teorico deve essere ligio allo studio e completare ogni singolo quiz man mano che conclude un capitolo del manuale.

Al termine dell’intero volume, farebbe bene a concentrarsi anch’egli sulle simulazioni d’esame.

È bene svolgere i quiz soltanto quando si sia effettivamente preparati sul loro argomento e, dunque, provare le simulazioni solo quando si sia effettivamente a conoscenza di quanto scritto sul manuale. Se così non fosse, si correrebbe il rischio di aumentare la propria confusione, magari restando ingannati da alcune risposte a trabocchetto riportate sulla simulazione che però non sono interamente corrette.

La prova pratica

Spesso lo scoglio più grande all’esame patente è però la prova pratica, quella di guida. Qui l’emozione può giocare brutti scherzi, talvolta anche a chi è davvero preparato. Per ovviare a questo problema sarebbe bene tentare la prova pratica solamente quando si è tonici e a proprio agio al volante. Ciò può apparire scontato ma consideriamo che lo stato psicologico dell’esaminando potrebbe metterlo un pò più in difficoltà del solito alla guida, dunque è bene essere pratici e in grado di reagireal meglio a questa tensione.

La prova pratica è solitamente piuttosto corta, non si tratta certo di uno scoglio insormontabile, tutt’altro. Forti di abbastanza ore al volante e di una determinazione capace di isolare il candidato dall’emozione, chiunque può riuscire a superare questa prova e ottenere la desiderata tessera rosa.

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