Ferrari Elettrica: Scopri il Suono e le Tecnologie Innovative

La Ferrari elettrica offre un'esperienza di guida straordinaria, arricchita da un suono innovativo che la distingue nel panorama automobilistico.

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Il Capital Markets Day del 2025 ha segnato un’importante tappa nella storia di Ferrari, rivelando i piani futuri dell’azienda e introducendo la Ferrari elettrica.

Con una batteria da 122 kWh e una potenza di 1.128 CV, questa vettura si distingue per i suoi quattro motori e le sospensioni attive di terza generazione. Tuttavia, prima di poterla ammirare nella sua forma definitiva, occorrerà attendere fino alla prima metà del 2026.

Una delle questioni più intriganti riguardanti la Ferrari elettrica è il suo suono. La domanda è: che tipo di rumore produrrà questa auto, considerata la sua natura elettrica? In Maranello, i progettisti hanno scartato l’idea di utilizzare un rumore sintetico simile a quello dei motori termici tradizionali, come il V6 o il V12.

Inoltre, non hanno preso in considerazione la creazione di una colonna sonora personalizzata, come fatto in passato da altre case automobilistiche.

Un suono autentico per un’auto innovativa

La strategia di Ferrari si basa su un principio fondamentale: mantenere la verità del suono. L’azienda ha deciso di monitorare le vibrazioni prodotte dal motore elettrico attraverso un accelerometro strategicamente posizionato sul powertrain del retrotreno. Questa tecnologia permette di catturare le onde sonore generate dal motore e di convertirle in segnali elettrici, similmente a quanto avviene in una chitarra elettrica.

Il parere dei tecnici Ferrari

Ernesto Lasalandra, Chief Research and Development Officer di Ferrari, spiega il concetto alla base di questa scelta: “Abbiamo voluto creare un suono reale. Proprio come nei motori termici, dove posizioniamo sensori nel polmone del motore, qui utilizziamo sensori per rilevare le vibrazioni dell’elettrico. Il nostro obiettivo è riprodurre l’autenticità del suono Ferrari”. Secondo Lasalandra, se il suono fosse artificiale, l’esperienza di guida diverrebbe poco autentica, creando una disconnessione tra il pilota e il veicolo.

“Il suono sarà diverso da quello dei motori tradizionali, ma rifletterà la vera essenza di Ferrari”, aggiunge. Questo approccio al suono si basa sull’idea che l’esperienza di guida deve rimanere collegata alle reali prestazioni del motore. Gli appassionati dovranno quindi aspettare per scoprire se questa innovativa soluzione sarà apprezzata.

La connessione tra pilota e vettura

Un altro aspetto interessante della Ferrari elettrica è la sua interazione con il pilota.

Il suono generato dal motore non sarà solo una mera emissione, ma sarà legato direttamente alle azioni del conducente. Infatti, ogni accelerazione, frenata e cambiata di marcia produrrà un suono specifico, contribuendo a un’esperienza di guida immersiva.

Le palette del cambio e la frenata rigenerativa

Per migliorare ulteriormente il feeling alla guida, la Ferrari elettrica sarà dotata di palette dietro al volante. Questi dispositivi non serviranno a modificare l’intensità della frenata rigenerativa, come avviene in molte auto elettriche, ma simuleranno l’effetto di un cambio marcia, simile a quanto già implementato da Hyundai sulla sua Ioniq 5 N.

In sostanza, i feedback del pedale dell’acceleratore influenzeranno direttamente il suono amplificato dell’auto. Anche se non ci sono conferme ufficiali, è probabile che questa funzione possa essere disattivata, permettendo al pilota di godere di un viaggio completamente silenzioso.

Il futuro della Ferrari elettrica

Con la Ferrari elettrica, l’azienda sta intraprendendo un percorso innovativo che unisce tecnologia e tradizione. Dietro a questo progetto ci sono anni di lavoro, passione e dedizione da parte di una squadra di ingegneri e tecnici.

Mentre ci si prepara a scoprire il suono autentico di questa nuova vettura, resta da chiarire se il suo suono verrà amplificato solo all’interno dell’abitacolo o se avrà una risonanza anche all’esterno. Gli esperti di Maranello sono già al lavoro per garantire che l’effetto finale non risulti artificiale, evitando problemi simili a quelli riscontrati in altri modelli sul mercato.