La Ferrari ha intrapreso un cammino verso l'indipendenza, segnando l'inizio di una nuova era per il prestigioso marchio automobilistico.
La Ferrari ha vissuto un cambiamento radicale nella sua struttura di proprietà negli ultimi anni, distaccandosi dalla FIAT e dal gruppo Stellantis.
Questo articolo esplora il contesto storico e le motivazioni dietro questa evoluzione, con un focus particolare sul ruolo di John Elkann nella transizione.
Negli anni ’60, la Ferrari si trovava in un periodo di crisi profonda, soprattutto dopo il tentativo di alleanza con la Ford che non andò a buon fine. La figura di Enzo Ferrari, noto anche come il Drake, si trovava a fronteggiare una situazione in cui non aveva più il pieno controllo della sua azienda.
Tuttavia, nel 1969, si giunse a un accordo con la FIAT, guidata da Gianni Agnelli, in cui il 50% delle azioni della Ferrari venne ceduto al colosso torinese.
Una delle condizioni fondamentali che portarono Enzo a accettare l’offerta fu la garanzia di autonomia nella gestione del reparto corse. Questo aspetto fu cruciale, poiché fu proprio questa autonomia a far fallire le trattative con la Ford, permettendo alla FIAT di acquisire il marchio Ferrari.
Per decenni, la Ferrari rimase sotto l’ombrello della FIAT, fino a un importante cambiamento avvenuto nel 2016, quando il marchio fu scorporato e quotato in Borsa come entità indipendente.
Nel 2015, la Ferrari intraprese il processo di scorporo dalla FIAT, nel quale Exor, la holding finanziaria della famiglia Agnelli, divenne il nuovo soggetto proprietario. Con John Elkann come presidente e amministratore delegato, si avviò una nuova fase per la Ferrari, caratterizzata da maggiore autonomia e visibilità sul mercato internazionale.
Oggi, la Ferrari non è più parte né della FIAT né di Stellantis, ma è gestita da Exor, che detiene la maggioranza delle azioni. Questo cambiamento ha consentito al marchio di concentrarsi su strategie di crescita più aggressive e innovative, mirando a rafforzare la propria posizione nel mercato automobilistico di lusso.
La figura di John Elkann è centrale nella nuova era della Ferrari.
Dopo la scomparsa di Sergio Marchionne nel 2018, Elkann ha assunto un ruolo chiave non solo come proprietario ma anche come presidente, incarnando una continuità di visione e leadership. La sua presenza ai vertici dell’azienda è vista come un segnale di stabilità e di impegno verso il futuro del marchio.
Elkann è attualmente considerato un leader sicuro e ben radicato nel contesto attuale, mentre si valutano le possibili evoluzioni future del suo ruolo all’interno dell’azienda.
La Ferrari ha intrapreso un percorso di indipendenza che la distingue nel panorama automobilistico globale. La gestione sotto Exor e la guida di Elkann pongono le basi per un futuro promettente, dove l’innovazione e la tradizione possono coesistere in armonia.