Puma GTV, la storia della coupé filante e dallo stile dissacrante che rese il marchio romano un riferimento per chi fosse ed è alla ricerca di un'auto particolare ed estrema.
Glorie d’annata nell’episodio numero 29 vuole portarvi negli anni 80 in un modo del tutto diverso rispetto a come si è stati abituati, quello è stato un periodo folle sotto molti punti di vista, tra cui quello automobilistico dove infatti nacquero le Supercar che molti di noi hanno ancora nell’immaginario ma ci furono anche delle meteore ed una meteora italiana è stata la GTV realizzata da Puma Automobili.
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Prima di entrare nel dettaglio del modello GTV realizzato dalla Puma Automobili è utile fare un piccolo passo indietro e comprendere che marchio è Puma Automobili, Puma Automobili nasce come importatore di Dune Buggy in Italia, il fondatore Adriano Gatto ne vide uno in USA nel 1965 e decise che sarebbe potuto essere un prodotto adatto al nostro mercato.
Dopo diversi anni, nel 1968, infatti decise di produrne un modello in serie, rimaneggiato rispetto alla base americana, con lo stile italiano e di chiamarlo PUMA GATTO SPIAGGIA.
Il modello gode di notorietà per la presenza all’interno del film di Bud Spencer e Terence Hill – Altrimenti ci arrabbiamo.
Ora dopo questo doveroso preambolo passiamo a parlare della GTV, auto nata nel 1978 con licenza della NOVA è una coupé disegnata da Richard Oakes.
La base motoristica era il 1200 del Maggiolino, portato dall’ingengner Lombardi a 1385 cc ma non fu tanto la potenza a celebrarla quanto il suo stile ed il suo accesso all’abitacolo davvero unico e tanto complicato.
Ne furono prodotte solo 100, ad oggi se ne contano ancora in strada 52, un ottimo risultato per un’auto di nicchia con oltre 45 anni sulle spalle.
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Sul mercato dell’usato esistono diverse versioni di Puma GTV ma solo una delle 4 in vendita su un noto sito di italiano è una prima serie.
In questo caso il prezzo è di 25.000 euro ma è impossibile fare delle quotazioni perché molto dipende dallo stato di conservazione e dal modello proposto.
Si tratta in ogni caso di una piccola sportiva per veri intenditori che vogliono possedere un pezzo di storia automobilistica italiana totalmente fuori dagli schemi.