Rinnovo patente, come lo si deve fare e quanto dura a seconda dell'età anagrafica.
Il nuovo Codice della Strada introdotto da Matteo Salvini ha apportato diversi cambiamenti in aspetti che per molto tempo sono stati inalterati, uno di questi è il rinnovo della patente, vediamo come si deve gestire questo step importante per continuare a guidare su strada e quali sono le scadenze annuali da rispettare a seconda della propria età anagrafica.
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Rinnovare la patente è una tappa necessaria per mantenere la licenza di guida. Su questo aspetto vi sono grandi dubbi, in particolare dopo i molteplici incidenti mortali avvenuti a causa di persone anziane che hanno imboccato le autostrade contromano.
Infatti il rinnovo della patente avviene tramite una visita medica che si focalizza sulla vista, facendo guardare al visitato la tabella contente le lettere dell’alfabeto con differenti gradi di fuoco, se si passano tutte la patente è rinnovata.
In questo modo non si valutano altri aspetti come i riflessi in una situazione critica o la semplice guida su strada, ambiente reale dove poi si va a guidare, per questo motivo sono stati suggeriti cambiamenti.
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La durata della patente sino a 50 anni vale per 10 anni e al termine di questo periodo è necessaria la visita medica per il rinnovo dopo i 50 anni cambia la durata e si accorcia.
Vediamo di quanto varia:
Come si evince più si diventa vecchi meno dura la patente, un processo assolutamente normale che infatti non ha subito variazioni. A cambiare dovrebbe essere il tipo di esame, attualmente troppo blando, in particolare per casi limite.
Chissà se Matteo Salvini, ministro dei trasporti non decida di modificare questo aspetto.