Il parco auto italiano nel 2024: un record negativo di età media

Nel 2024 il parco auto italiano raggiunge un'età media di 13 anni, evidenziando una stagnazione nel mercato delle nuove immatricolazioni.

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Un parco auto sempre più anziano

Nel 2024, il parco auto italiano ha raggiunto un record negativo, con un’età media di 13 anni. Questo dato allarmante riflette una situazione di stagnazione nel mercato delle nuove immatricolazioni, che si è fermato a 1,6 milioni di unità, con un incremento minimo dello 0,7% rispetto all’anno precedente. La crescita del parco circolante, che ha superato i 41 milioni di veicoli, è accompagnata da una diminuzione delle rottamazioni, creando un mix preoccupante per la sicurezza e l’efficienza del parco auto nazionale.

Le conseguenze economiche e ambientali

Gli italiani continuano a spendere sempre di più per mantenere le loro auto, con una spesa media annuale di circa 4.000 euro per veicolo. Questo include costi per carburanti, manutenzione e tasse, che nel 2024 hanno raggiunto un totale di 165 miliardi di euro. La crescita del gettito fiscale legato all’auto, che ha toccato i 71 miliardi di euro, evidenzia come il settore automobilistico continui a rappresentare una fonte significativa di entrate per lo Stato.

Tuttavia, l’invecchiamento del parco auto solleva interrogativi sull’impatto ambientale e sulla sicurezza stradale, dato che un quarto delle auto in circolazione è ancora omologato Euro 0, 1, 2 o 3.

Il mercato dell’usato in espansione

Nonostante la stagnazione delle nuove immatricolazioni, il mercato dell’auto usata ha registrato una crescita netta, con oltre 3,15 milioni di passaggi di proprietà nel 2024, segnando un aumento dell’8,5% rispetto all’anno precedente.

Questo fenomeno ha portato il rapporto tra auto usate vendute e nuove immatricolate a 1,98, indicando che per ogni auto nuova, quasi due auto usate cambiano proprietario. La forte territorialità nel mercato dell’usato, con il 78% delle compravendite che avviene all’interno della stessa Regione, dimostra come gli italiani preferiscano rimanere nel mercato locale per l’acquisto di veicoli.