Scopri il problema degli airbag Takata e i loro richiami.
La decisione di Citroen di richiamare i veicoli C3 e DS3 riaccende i riflettori sul caso Takata.
Il caso degli airbag Takata, che ha già causato numerosi incidenti e vittime, è tornato alla ribalta con la recente decisione di Citroen di richiamare tutti i veicoli C3 e DS3 circolanti, in particolare nei Paesi del nord Europa. Questo richiamo, che coinvolge circa 441 mila veicoli, è stato motivato dalla necessità di garantire la sicurezza dei conducenti e dei passeggeri, dopo che un incidente mortale ha evidenziato la pericolosità dei dispositivi di sicurezza difettosi prodotti dalla compagnia giapponese.
Il richiamo è stato attivato dopo che il procuratore di Reims ha accertato la responsabilità dell’airbag Takata in un incidente stradale avvenuto lo scorso giugno, che ha portato alla morte di una donna di 37 anni. Citroen ha dichiarato di aver tentato di contattare la vittima per informarla del richiamo, ma un errore nell’indirizzo ha impedito la consegna della lettera. Questo episodio ha sollevato interrogativi sulla tempestività delle azioni intraprese dalla casa automobilistica e ha portato a un aumento delle vittime associate agli airbag Takata in Francia, che ora ammontano a 18.
In risposta alla situazione, il CEO di Citroen, Xavier Chardon, ha annunciato che i veicoli interessati saranno messi in modalità ‘stop drive’ per accelerare le riparazioni necessarie. Ha sottolineato l’importanza di contattare i clienti e ha affermato che l’azienda non intende sottrarsi alle proprie responsabilità. Questo richiamo si aggiunge a precedenti campagne di richiamo già avviate, che hanno coinvolto oltre 236.900 veicoli dal 2025.
La questione degli airbag Takata, che ha avuto inizio nel 2013, continua a rappresentare un grave problema per la sicurezza stradale, con milioni di veicoli ancora in circolazione con dispositivi difettosi.