Scopri come Lamborghini affronta la sfida degli e-fuel per i motori a combustione.
Lamborghini punta sui carburanti sintetici per salvaguardare il motore a combustione interna
Nel contesto della crescente transizione verso l’elettrificazione, Lamborghini si distingue per la sua decisione di non abbandonare il motore a combustione interna. Mentre molti produttori di auto stanno investendo pesantemente in veicoli elettrici, la Casa di Sant’Agata Bolognese sta esplorando un’alternativa innovativa: i carburanti sintetici. Questa scelta non è solo una questione di tecnologia, ma anche una strategia per mantenere il legame emotivo con i propri clienti, che spesso associano il marchio al rombo caratteristico dei motori termici.
Rouven Mohr, Chief Technical Officer di Lamborghini, ha definito i carburanti sintetici come “il possibile salvatore del motore a combustione”. La nuova Lamborghini Temerario, dotata di un motore V8 biturbo da 4.0 litri, è progettata per funzionare sia con benzina tradizionale che con e-fuel. Questa flessibilità rappresenta un passo significativo verso la sostenibilità, permettendo ai conducenti di continuare a godere delle prestazioni emozionali tipiche delle supercar Lamborghini, senza compromettere l’ambiente.
Mohr è convinto che, nonostante l’avanzamento delle auto elettriche, il fascino del motore termico rimarrà intatto per le nuove generazioni.
Nonostante i vantaggi, l’adozione degli e-fuel presenta delle sfide significative. Attualmente, la rete di distribuzione per i carburanti sintetici è limitata e i costi di produzione rimangono elevati. Due anni fa, il prezzo degli e-fuel era di circa 10 euro al litro, ma si prevede che questa cifra possa diminuire con il miglioramento delle tecnologie di produzione.
Tuttavia, per i clienti Lamborghini, che sono spesso disposti a investire somme considerevoli per le loro auto, il prezzo potrebbe non rappresentare un ostacolo. Questo potrebbe garantire la sopravvivenza del motore a combustione interna nel segmento delle supercar per un lungo periodo.
Il supporto per l’adozione degli e-fuel arriva anche dal Volkswagen Group, di cui Lamborghini fa parte. Porsche, ad esempio, ha avviato la produzione di carburanti sintetici in Cile, utilizzando energia eolica per alimentare il processo.
Questo approccio non solo mira a ridurre le emissioni, ma rappresenta anche un’opportunità per le case automobilistiche di continuare a produrre veicoli con motori a combustione, anche in un contesto normativo sempre più restrittivo. Con l’Unione Europea che si mostra aperta a valutare la possibilità di continuare a vendere auto alimentate da e-fuel oltre il 2035, il futuro del motore termico potrebbe essere più luminoso di quanto si pensasse.