La stagione del Motomondiale 1996 rappresenta un periodo di significativi cambiamenti e trionfi eccezionali.
La stagione 1996 del motomondiale si è contraddistinta per un mix di novità e conferme che l’hanno resa memorabile.
Con l’introduzione di 15 gran premi, tra cui il debutto del Gran Premio motociclistico dell’Indonesia, il campionato ha visto anche il ritorno dell’Austria e la riorganizzazione di alcune competizioni, come il Gran Premio di Catalogna, che ha sostituito il GP d’Europa.
Un altro aspetto rilevante è stata la revisione delle norme di partecipazione: il limite di età per i piloti è stato innalzato a 15 anni per la classe 125, 16 per la 250 e 18 per la classe regina e i sidecar.
Questi cambiamenti hanno avuto un impatto significativo sul panorama competitivo del motomondiale.
Il calendario della stagione 1996 ha visto l’assegnazione delle prime tre gare in Asia, con il GP di Malesia che ha aperto le danze. Tuttavia, le condizioni meteorologiche avverse hanno costretto a disputare la gara in due manches, un evento insolito per il motomondiale. Successivamente, il GP d’Australia, tradizionalmente all’inizio della stagione, è stato spostato verso la fine, in un anno caratterizzato da un’alta concentrazione di eventi europei, ben dieci tra aprile e settembre.
Il campione in carica, Michael Doohan, ha continuato a dominare la classe 500, conquistando otto vittorie con la sua Honda NSR 500. Le sue prestazioni hanno confermato la supremazia della Honda, che ha piazzato i suoi piloti nelle prime quattro posizioni della classifica finale. Doohan ha ottenuto il suo terzo titolo consecutivo, mentre il suo compagno di squadra Àlex Crivillé ha dimostrato di saper competere, vincendo due gare in Austria e Repubblica Ceca.
In campo 250, Max Biaggi ha trionfato con la sua Aprilia, conquistando il suo terzo titolo mondiale. La classe 125 ha visto la riconferma di Haruchika Aoki come campione. In un anno di forti emozioni, i sidecar hanno visto il duo Darren Dixon e Andy Hetherington riconfermare il loro titolo, chiudendo un’era per questa categoria nel motomondiale.
La stagione è stata costellata da episodi memorabili, come l’incidente di Àlex Crivillé durante il GP di Spagna, dove, travolto dall’eccesso di entusiasmo dei suoi tifosi, è caduto all’ultima curva, non riuscendo a tagliare il traguardo.
Analogamente, il GP d’Olanda è stato interrotto e ripreso a causa della pioggia, un evento che ha segnato la stagione.
Un momento cruciale è stata la vittoria di Carlos Checa nel GP di Catalogna, che ha segnato la centesima vittoria per Honda nella classe 500, e ha portato Doohan a laurearsi campione mondiale con due gare di anticipo. L’ultima gara dell’anno, il GP d’Australia, ha visto trionfare Loris Capirossi, che ha ottenuto la sua prima vittoria nella classe regina, unendosi all’esclusivo club di piloti con vittorie in tutte le categorie del motomondiale.
Inoltre, la stagione ha visto il debutto di Norifumi Abe, il quale ha ottenuto la sua prima vittoria nel motomondiale, contribuendo a rendere l’anno ancora più speciale. Anche in classe 250, Max Biaggi ha dominato, pur non riuscendo a garantire il titolo costruttori ad Aprilia, che ha perso di un solo punto contro Honda.
Nel 1996 si è conclusa anche l’avventura del Thunderbike Trophy, con la vittoria di William Costes.
Nonostante le polemiche che avevano circondato questa competizione, il trofeo ha visto un alto livello di competizione, con piloti come Yves Briguet e Jeffry de Vries che si sono distinti. Costes si è affermato come il pilota più vincente con tre successi nelle gare.
Questa stagione ha segnato una pietra miliare nel motomondiale, non solo per i risultati ottenuti, ma anche per l’introduzione di nuove regole e il rientro di team storici.
Con un totale di 340 gran premi disputati dai sidecar dal loro esordio nel 1949, il campionato ha chiuso un capitolo importante della sua storia.