Il Campionato Mondiale Superbike 2025 promette di essere un evento straordinario, ricco di sorprese e sfide avvincenti per tutti gli appassionati delle moto.
La trentottesima edizione del campionato mondiale Superbike si è aperta con grande entusiasmo, promettendo avvincenti battaglie e colpi di scena in ogni gara.
Con un calendario composto da dodici Gran Premi, di cui l’unico ospitato al di fuori dell’Europa è il Gran Premio d’Australia, la stagione si è presentata come un palcoscenico di talento e competitività.
Una delle modifiche più significative per il 2025 è stata l’abolizione delle limitazioni sui giri motore, un cambiamento progettato per livellare le performance delle varie moto in competizione. Inoltre, per garantire un campionato più equilibrato e avvincente, è stato introdotto un sistema di monitoraggio del consumo di carburante, con un massimo consentito di 47 kg all’ora.
Questo nuovo regolamento ha spinto le squadre a ottimizzare le loro strategie di gara.
Tra le case motociclistiche, il 2025 segna il ritorno di Bimota, la quale non partecipava al mondiale dal 2014. Entrata a far parte del gruppo Kawasaki, la casa riminese ha schierato due modelli KB998, continuando la collaborazione con il team giapponese. Kawasaki, insieme a Ducati, è l’unico costruttore ad essere presente in ogni edizione del mondiale Superbike, con la ZX-10RR pilotata da Puccetti Racing che diventa team ufficiale quest’anno.
Questa edizione ha visto l’ingresso di quattro nuovi piloti, tra cui l’italiano Yari Montella, reduce da ottime prestazioni nel mondiale Supersport, e il britannico Ryan Vickers, proveniente dal British Superbike Championship. Inoltre, il malese Zaqhwan Zaidi ha sostituito l’infortunato Adam Norrodin, portando una ventata di freschezza e competizione nel campionato.
Il campionato si è caratterizzato per il vibrante duello tra Toprak Razgatlıoğlu e Nicolò Bulega, protagonisti già noti della stagione precedente.
I due piloti si sono sfidati in ogni gara, con distacchi che spesso superavano i dieci secondi rispetto agli avversari. Incredibilmente, hanno vinto 35 delle 36 gare disputate, con Andrea Locatelli che è riuscito a strappare una vittoria a Bulega durante la gara due ad Assen, segnando il suo primo successo nella categoria.
Con il campionato che giungeva alla sua conclusione a Jerez, le tensioni erano palpabili.
Bulega ha compiuto un’ottima performance vincendo tutte e tre le gare, ma Razgatlıoğlu, forte di un vantaggio accumulato, ha conquistato il suo terzo titolo mondiale Superbike, chiudendo al secondo posto Bulega per soli tredici punti. Un fattore cruciale in questo esito è stato il doppio ritiro di Bulega ad Assen, causato da un guasto a un sensore che gli ha fatto perdere punti preziosi.
Il titolo costruttori è stato nuovamente appannaggio di Ducati, nonostante un numero inferiore di vittorie rispetto a BMW. Questa ultima ha scontato la scelta di schierare solo due motociclette per l’intero campionato. Per quanto riguarda il Trofeo Indipendenti, Danilo Petrucci ha riconfermato la sua leadership, festeggiando la vittoria nonostante un infortunio subito prima del penultimo Gran Premio all’Estoril. Álvaro Bautista ha chiuso al secondo posto,
Tutte le moto in gara sono state dotate di pneumatici forniti dalla Pirelli, e accanto alla classifica generale, alcuni piloti, indicati come partecipanti della “classe IND”, hanno competuto per il trofeo riservato ai team indipendenti, dimostrando così la varietà e la ricchezza della competizione.