Tesla prende fuoco e uccide un uomo: accusata di omicidio

Una Tesla prende fuoco e uccide un uomo. Caccia alle streghe delle auto elettriche per le responsabilità.

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Omar Owan medico di 48 anni con una delle prime vetture ad alimentazione elettriche.

Un lieve incidente, lo scorso febbraio, lo ha costretto a fermarsi con l’auto dopo che la vettura ha sbattuto contro un albero. Sarebbe potuta finire così la vicenda che ha colpito l’uomo, ma è sfociata in tragedia a causa forse proprio delle batterie dell’auto. Non si conoscono ancora le dinamiche, sottoposte a indagini e a sequestro da parte delle autorità. In questi giorni la bruciante rivelazione. La famiglia ha accusato Tesla di omicidio.

Come reagirà Elon Musk a questa gravissima affermazione?

Tesla prende fuoco: i casi

Sono ormai troppe le notizie e i video che circolano su questo argomento. Si vedono Model S, X e 3 che prendono fuoco inspiegabilmente durante un incidente o addirittura chiuse in un garage. Il più famoso risale proprio ad un video girato da telecamere di sorveglianza. Si vede come la vettura, ferma e posteggiata, inizi a fumare fino allo scoccare delle fiamme.

Una pericolosità notata dagli enti predisposti alla mobilità. Un rischio grande, che l’evoluzione e la ricerca delle vetture elettriche rallenti il suo passo proprio ora che stava iniziando a muoversi qualcosa.

Tesla prende fuoco da sola

La cosa che spaventa maggiormente i clienti e i futuri investitori è la possibilità che l’auto prenda fuoco da sola. Un problema che sembrerebbe il fulcro di tutta questa discussione mediatica. Il fatto è che non viene considerata la stragrande maggioranza di vetture termiche che hanno problemi ben più gravi.

Sappiamo bene infatti, che la possibilità di fermarsi e fondere sia pressoché prossima allo zero su una vettura elettrica. Su una Tesla poi, con il nuovo sistema dual motor, anche se uno dei motori si fermasse ce ne sarebbe un’altro pronto a mantenere l’auto in marcia. Bisogna ricordare poi che tutte le vetture elettriche accusate di autocombustione erano sempre collegate ad un sistema di ricarica o in condizione non idonee (un incidente) al corretto funzionamento delle grandi batterie di alimentazione.

L’accusa di omicidio

Sembra strano ma in realtà questa volta non è stato il fuoco la fonte di accusa da parte delle vittime. Un dettaglio, molto più piccolo, che porta numerose riflessioni. Durante l’incidente in cui ha perso la vita Omar infatti i vigili hanno raccontato: “non riuscivamo ad accedere alla vettura, perché tutte le maniglie erano reclinate all’interno delle portiere impedendoci di aprire la scocca. L’uomo era cosciente e ci vedeva, impotente…

inoltre i vetri di tesla sono infrangibili e quindi impossibili da rompere” è stato questo il vero movente per accusare tesla di omicidio. Non possiamo commentare con certezza l’accaduto ma sappiamo due fatti che dovrebbero farci riflettere sulla veridicità dell’accusa:

  • Le portiere di tesla sono sì reclinabili all’interno della portiera, ma la forzatura non è affatto impossibile durante un’emergenza. Inoltre i vetri, con i mezzi dei vigili del fuoco, sono quasi sempre per ogni auto facilmente frangibili.

  • Se l’uomo fosse stato cosciente, avrebbe potuto aprire le portiere meccanicamente dall’interno. Infatti l’apertura rimane meccanica per la Model S, caso diverso per la model X dove è servoassistita e accompagnata elettronicamente.

Tecnologia e auto elettriche

Da queste tragedie si possono trarre davvero pochi lati positivi. Uno di questi sarà sicuramente quello di poter sviluppare le prossime auto EV considerando che la tecnologia non sempre deve essere al passo, e può esserlo in sicurezza, con la mobilità.

Ora sappiamo con certezza che una vettura elettrica ci porta in giro senza nessun problema e con poche differenza da un motore termico. Ma tutte le evoluzioni che coprono motore e batterie dovrebbero migliorare allo stesso passo senza fare troppi gradini alla volta.