Volkswagen continua a parlare dei suoi SUV elettrici Scout

Il nuovo marchio che Volkswagen intende lanciare in Nord America sta prendendo gradualmente forma.

Condividi

Annunciato lo scorso maggio, il marchio Scout di Volkswagen sta iniziando a prendere piede.

Sebbene non siano disponibili prodotti fisici, Scout esiste già attraverso il suo sito web e i suoi vari account sui social network.

Volkswagen continua a parlare dei suoi SUV elettrici Scout

Questo lancio sulle reti è anche un’occasione per mostrarci una nuova illustrazione di un modello futuro. Si tratta di un 4×4 dall’aspetto rustico. Anche al buio, possiamo notare la bella altezza da terra, i pneumatici off-road, le forme angolari e verticali.

Un concept dei primi modelli Scout, un SUV e un pick-up, sarà probabilmente presentato a un salone negli Stati Uniti il prossimo anno. Per la produzione in serie, si parla del 2026.

Al di là di questa immagine, la comunicazione intorno al marchio conferma anche che il nuovo team è desideroso di stabilire legami con i proprietari dei “veri” Scout, prodotti da International Harvester. Il sito web contiene dei forum e il marchio ha creato un “Registro Scout” in cui ogni proprietario può fare riferimento al proprio veicolo, tracciarne la storia e scambiare informazioni con altri “scout”.

Volkswagen Scout, un vero 4×4 elettrico su piattaforma dedicata

Piccola, aerodinamica, leggera ed efficiente: Volkswagen Scout è l’auto elettrica del futuro? Non per tutti, e soprattutto non negli Stati Uniti.

Per dare nuova vita alla sua impresa americana, Volkswagen ha annunciato la scorsa primavera l’intenzione di rilanciare il marchio Scout. Lo Scout è un rivale della Jeep CJ o del Ford Bronco commercializzato negli anni ’60 e ’70 da International Harvester.

Il nome Scout è stato acquisito da Volkswagen quando Navistar International è stata acquistata da Traton, la divisione autocarri pesanti del gruppo tedesco. L’annuncio è stato seguito da un’accoglienza mista. Non solo dalla rete Volkswagen, che teme di essere esclusa da queste prospettive di crescita, ma anche dagli appassionati di scout.

Vedere il grande specialista nella standardizzazione di parti, motori e piattaforme rilanciare un marchio defunto può lasciare molti perplessi. Ma sembra che la rinascita di Scout stia avvenendo fuori dagli schemi. Oltre alla scelta di un capo americano che conosce bene l’immagine e la storia di Scout, Scott Keogh, i team incaricati del progetto sono entrati in contatto diretto con i gruppi di fan. Sono coinvolti anche gli specialisti dell’aftermarket, poiché uno degli obiettivi è quello di rendere gli scout facilmente personalizzabili.