Auto elettrica: autonomia e cosa sapere

L'auto elettrica è un'automobile con motore elettrico che utilizza come fonte di energia primaria l'energia chimica immagazzinata in un "serbatoio" energetico costituito da una o più batterie ricaricabili e resa disponibile da queste al motore sotto forma di energia elettrica.

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L’auto elettrica è un’automobile con motore elettrico che utilizza come fonte di energia primaria l’energia chimica immagazzinata in un “serbatoio” energetico costituito da una o più batterie ricaricabili e resa disponibile da queste al motore sotto forma di energia elettrica.

I veicoli elettrici hanno complessivamente una maggiore efficienza energetica rispetto ai motori a combustione interna; come svantaggi si hanno invece una limitata autonomia fra le ricariche, un elevato tempo impiegato per la ricarica e la scarsa durata delle batterie. Anche se, con l’avanzare della ricerca nuovi tipi di batterie ricaricabili e nuove tecnologie ne hanno incrementato l’autonomia e la vita utile, riducendone contemporaneamente il tempo di ricarica.

Comparsi i primi prototipi dimostrativi nella prima metà dell’Ottocento, tra cui si ricorda la carrozza elettrica realizzata da Robert Anderson tra il 1832 ed il 1839, il primo prototipo evoluto di autovettura elettrica fu costruito dal britannico Thomas Parker nel 1884, utilizzando delle batterie speciali ad alta capacità da lui progettate, sebbene la Flocken Elektrowagen del 1888, del tedesco Andreas Flocken, sia comunemente indicata come la prima autovettura elettrica mai realizzata.

La propulsione elettrica era tra i metodi preferiti di locomozione per gli autoveicoli tra la fine del XIX secolo e l’inizio del XX secolo, in quanto fornivano un livello di comfort e di affidabilità che non poteva essere raggiunto attraverso le macchine a combustione del tempo. I veicoli elettrici a batteria (BEV), prodotti dalle ditte Anthony Electric, Baker Electric, Detroit Electric ed altre, nel corso dei primi anni del XX secolo per un certo tempo vendettero di più rispetto ai veicoli a combustione.

A causa però dei limiti tecnologici delle batterie, e della mancanza di una qualsiasi tecnologia di controllo della carica e della trazione (a transistor o a valvola termoionica), la velocità massima di questi primi veicoli elettrici era limitata a circa 32 km/h.

Successivamente i progressi tecnologici nel settore automobilistico portarono l’affidabilità, le prestazioni e il comfort dei veicoli a benzina ad un livello tale per cui il conseguente successo commerciale relegò i veicoli elettrici in pochissimi settori di nicchia.

Le vendite di autoveicoli elettrici nell’anno 2000 era approssimativamente di 30 000 esemplari su scala mondiale.

A partire dalla fine degli anni novanta, la ricerca e lo sviluppo di nuove tecnologie per le batterie fu pilotato dalla impetuosa crescita della domanda di computer portatili e di telefoni cellulari, con la richiesta da parte dei consumatori di schermi più larghi e più luminosi e di batterie di durata più lunga.

Il mercato dei veicoli elettrici ha beneficiato grandemente dei progressi ottenuti, in particolare dalla ricerca sulle batterie basate sul litio.

Auto elettriche colonnine

L’alimentazione di corrente dalla “colonnina” all’auto può avvenire in due modi:

  • Per via “conduttiva“, in pratica una presa di corrente più o meno normale, che attraverso un trasformatoree un raddrizzatore fornisce alla batteria l’energia necessaria alla ricarica.
  • Per via “induttiva“, in cui l’avvolgimento primario (adeguatamente protetto) viene inserito in una fessura del veicolo, dove si accoppia con l’avvolgimento secondario.

    Con una connessione di questo tipo si elimina il rischio di folgorazionedal momento che non vi sono parti accessibili sotto tensione.

Se questo sistema funziona a impulsi ad alta frequenza può trasmettere enormi quantità di energia in pochi istanti (esistono sistemi simili in applicazioni di macchine industriali).

Un sistema che nasconda gli elettrodi può rendere il sistema conduttivo sicuro quasi come quello induttivo. Il sistema conduttivo tende a essere meno costoso e anche molto più efficiente per la presenza di una minore quantità di componenti.

Autonomia e kilometraggio

Le autovetture elettriche hanno un’autonomia che varia di molto. Le case costruttrici dichiarano, per i modelli equipaggiati con batterie al litio, delle autonomie tipicamente dell’ordine di 200–400 Km, mentre per alcuni degli ultimi modelli in commercio dichiarano fino a 600 Km.

L’autonomia di un’auto elettrica viene aumentata utilizzando un sistemi di ricarica automatica, come il sistema KERS, nelle fasi di rallentamento, discesa e frenata, che recupera una media del 15% dell’energia impiegata in un medio percorso.

Le singole batterie sono di solito raggruppate in grandi gruppi a varia tensione e capacità per ottenere l’energia richiesta. La durata delle batterie dovrebbe essere considerata quando si calcola il costo di investimento, dato che le batterie si consumano e devono essere sostituite. Il decadimento delle batterie dipende da numerosi fattori, anche se si stanno progettando batterie che durano di più dello stesso veicolo.

Limitazioni e restrizioni

Li Dal 15 ottobre 2016 fino al 15 aprile 2017 sono in vigore, come ogni anno, i provvedimenti di limitazione della circolazione per alcuni veicoli finalizzati alla riduzione delle emissioni inquinanti in atmosfera e per il miglioramento della qualità dell’aria.

Dal 2015, ai sensi della delibera di Giunta regionale n. 2578/14, i provvedimenti di limitazione si estendono anche ai Comuni ricadenti all’interno della Fascia 2, corrispondente alla zona A (come definita dalla delibera di Giunta regionale n. 2605 del 2 novembre 2011) con esclusione dei capoluoghi di provincia della bassa pianura (Pavia, Lodi, Cremona e Mantova) e relativi Comuni di cintura, per un totale di 361 Comuni.

Pertanto l’ambito di applicazione dei provvedimenti di limitazione riguarda complessivamente 570 Comuni ricadenti all’interno della Fascia 1 e della Fascia 2 come individuati nell’allegato sotto riportato.

Le limitazioni alla circolazione sono articolate, dal lunedì al venerdì, dalle 7.30 alle 19.30, e sono relative ai seguenti veicoli:

  • autoveicoli ad accensione comandata (benzina) non omologati ai sensi della direttiva 91/441/CEE e successive (veicoli detti “Euro 0 benzina”);
  • autoveicoli ad accensione spontanea (diesel) omologati ai sensi della direttiva 91/542/CEE, o 96/1/CEE, riga B, oppure omologati ai sensi delle direttive da 94/12/CEE a 96/69/CE ovvero 98/77/CE (veicoli detti “Euro 0, Euro 1, Euro 2 diesel”).

Dal 15 ottobre 2016, inoltre, entreranno in vigore le nuove limitazioni per i motocicli e ciclomotori a due tempi di classe Euro 1 nei Comuni di Fascia 1 nei giorni feriali dalle 7.30 alle 19.30.

Si conferma che non sono ancora stati disposti i fermi parziali permanenti degli autoveicoli Euro 3 diesel nei Comuni di Fascia 1, in ragione della mancanza della disponibilità di risorse statali per il sostegno economico della misura.

Tuttavia potranno essere adottate misure restrittive alla circolazione di tali veicoli in ambito locale solo in caso di situazioni temporanee di protratto superamento dei limiti di qualità dell’aria. Regione Lombardia e ANCI Lombardia, insieme ai diversi portatori di interesse che siedono al Tavolo Istituzionale Aria, hanno collaborato alla predisposizione di un Protocollo volontario basato sull’attuazione di misure temporanee da assumersi a livello locale da parte dei Comuni aderenti in caso di perdurante fenomeno di superamento del limite giornaliero per il PM10.

Maggiori dettagli circa le modalità di attuazione delle misure temporanee e sui Comuni aderenti sono fornite di seguito nello specifico paragrafo.

Il fermo della circolazione si applica all’intera rete stradale ricadente nel territorio dei Comuni interessati, con l’esclusione :

  • delle autostrade;
  • delle strade di interesse regionale R1, come individuate dalla d.g.r. n.19709/2004 (disponibile in allegato);
  • dei tratti di collegamento tra strade cui ai precedenti punti e gli svincoli autostradali ed i parcheggi posti in corrispondenza delle stazioni periferiche dei mezzi pubblici.

Sono esclusi dal fermo della circolazione:

  • veicoli elettrici leggeri da città, veicoli ibridi e multimodali, micro veicoli elettrici ed elettroveicoli ultraleggeri.