Il contesto normativo degli autovelox in Italia
Negli ultimi anni, la questione dell’omologazione degli autovelox ha suscitato un acceso dibattito in Italia. Gli autovelox, strumenti utilizzati per il controllo della velocità, sono stati al centro di numerose controversie legali, soprattutto riguardo alla loro validità e all’efficacia delle multe emesse. La recente sentenza della Corte di Cassazione, in particolare, ha riacceso le polemiche, creando confusione tra i cittadini e gli operatori del settore. La sentenza n. 13996/2025 ha ribadito che le infrazioni rilevate da dispositivi non omologati sono nulle, ma ha anche introdotto un nuovo requisito per contestare le multe, complicando ulteriormente la situazione.
Le nuove disposizioni della Corte di Cassazione
La Corte di Cassazione, con la sua ordinanza n. 13997/2025, ha stabilito che per ottenere l’annullamento di una multa, non basta più un semplice ricorso. È necessaria la presentazione di una querela di falso, qualora il verbale attesti la regolare omologazione dell’apparecchio. Questo cambiamento rappresenta un aggravio per i cittadini, che si trovano a dover affrontare costi legali e tempi di attesa più lunghi. La sentenza ha suscitato reazioni contrastanti, con esperti del settore che avvertono delle conseguenze negative per i cittadini, costretti a dimostrare la non veridicità delle affermazioni contenute nei verbali.
Le reazioni degli esperti e delle associazioni
Le reazioni alla sentenza della Cassazione sono state prevalentemente negative. Mauro Renna, professore di diritto amministrativo, ha sottolineato come questa pronuncia possa costringere i sanzionati a intraprendere due procedimenti legali, aumentando i costi per i cittadini. D’altra parte, Giordano Biserni, presidente dell’ASAPS, ha suggerito di “spegnere tutto” in attesa di una soluzione definitiva. Anche il Codacons ha evidenziato come i cittadini possano rivalersi sulla pubblica amministrazione per i costi sostenuti, aprendo la strada a possibili danni erariali e all’intervento della Corte dei Conti.
Possibili sviluppi futuri e soluzioni
In un contesto così complesso, è fondamentale che le autorità competenti intervengano per chiarire la situazione. La mancanza di un decreto ministeriale sull’omologazione degli autovelox ha creato un vuoto normativo che deve essere colmato. Alcuni comandanti di polizia, come Luigi Altamura, hanno già deciso di rimuovere la dicitura “omologato” dai verbali per evitare ulteriori complicazioni. Tuttavia, è evidente che una soluzione definitiva è necessaria per garantire la trasparenza e la correttezza nel sistema di sanzioni stradali.