Un sogno che diventa realtà
Immaginate di prendere una vecchia Fiat Panda, un modello della seconda serie con un motore Fire da 1.100 cc, e trasformarla in un veicolo capace di affrontare un’avventura epica come il Mongol Rally. Questo è esattamente ciò che hanno fatto Matteo e Roberto, due giovani sviluppatori romani, che hanno deciso di partecipare a una delle gare più folli del mondo, percorrendo 14.000 km da Praga alla Mongolia. La loro Panda, con 140.000 chilometri di storia, è stata trasformata in un vero e proprio Cybertruck in miniatura, dotata di tecnologia all’avanguardia e un design che strizza l’occhio al futuro.
La trasformazione del Cyberpandino
Il progetto è iniziato quasi per caso, quando i due amici hanno letto un post sui social media che cercava partecipanti per il Mongol Rally 2025. Dopo aver acquistato la Panda per soli 800 euro, hanno dedicato sei mesi a smontare e ricostruire il veicolo nel loro garage. Il risultato è un’auto che non solo ha un aspetto accattivante, con una carrozzeria in lamiera grezza e inserti neri, ma è anche equipaggiata con un sistema operativo personalizzato chiamato Panda OS, strumentazione digitale e controlli ispirati a quelli di un caccia militare.
Un viaggio all’insegna della tecnologia e della creatività
Il Cyberpandino non è solo un’auto, ma un vero e proprio laboratorio di innovazione. Tutti i componenti sono stati realizzati con pezzi aftermarket a basso costo, e il progetto è stato sviluppato con un forte spirito da maker. Le aziende hanno risposto positivamente alle richieste di supporto, dimostrando che la passione e la creatività possono portare a risultati straordinari. La Panda è stata completamente revisionata, con un motore smontato e rettificato, un assetto irrobustito e un sistema di connettività globale via satellite, che permetterà ai due amici di rimanere connessi durante il loro viaggio.
Un’avventura condivisa con il pubblico
Il viaggio del Cyberpandino è già iniziato, partendo da Lampedusa e attraversando l’Italia, con tappe nei luoghi simbolici della community Panda. I ragazzi stanno documentando ogni fase dell’avventura sui social media, creando un legame con gli appassionati di meccanica e informatica. Con un euro, chiunque può “comprare” uno spazio sulla carrozzeria della Panda per far viaggiare un proprio messaggio, rendendo il progetto ancora più partecipativo. La storia del Cyberpandino è un esempio di come, anche con mezzi semplici e un budget limitato, si possa realizzare un sogno e ispirare una nuova generazione di “hacker del volante”.