Introduzione agli incentivi per la mobilità elettrica
La Regione Marche ha avviato un’importante iniziativa per promuovere la mobilità elettrica, offrendo incentivi auto per l’installazione di stazioni di ricarica e la conversione delle flotte pubbliche. Con una dotazione finanziaria di 700.000 euro, l’obiettivo è quello di rendere più accessibile l’uso di veicoli elettrici e ibridi, contribuendo così a un ambiente più sostenibile.
Chi può beneficiare degli incentivi?
I destinatari degli incentivi sono i Comuni e le Unioni di Comuni delle Marche. Questi enti possono presentare programmi di sviluppo che rispettano le linee guida del Piano Regionale per la mobilità elettrica. Ogni soggetto può ricevere un contributo fino al 70% del costo del progetto, con un limite massimo di 70.000 euro per ciascun intervento. È fondamentale che i progetti siano ben dettagliati e mirati a migliorare la rete di mobilità elettrica nella regione.
Modalità di richiesta e scadenze
Per accedere agli incentivi, è necessario presentare la domanda online attraverso la piattaforma ProcediMarche. La procedura richiede l’autenticazione tramite SPID, CIE o Cohesion. Le domande possono essere presentate a partire dal giorno alle ore fino al giorno alle ore. È importante notare che ogni Comune può presentare solo una richiesta di contributo, che deve includere dettagli specifici sugli ambiti di intervento previsti.
Spese ammissibili e limitazioni
Le spese ammissibili per gli incentivi riguardano gli investimenti necessari per l’implementazione dei progetti. Tuttavia, non sono ammissibili le spese per la manutenzione ordinaria o la gestione della rete di ricarica. Questo aspetto è cruciale per garantire che i fondi siano utilizzati in modo efficace e per il raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità.
Possibilità di riapertura dei termini
Nel caso in cui non tutte le risorse vengano assegnate, la Regione potrebbe prevedere una riapertura dei termini per la presentazione delle istanze. Questo rappresenta un’opportunità ulteriore per i Comuni che non sono riusciti a presentare la domanda nei termini stabiliti, permettendo così una maggiore partecipazione e un incremento della mobilità elettrica sul territorio.