La fine della partnership tra Stellantis e Amazon per SmartCockpit

La partnership tra Stellantis e Amazon per il sistema SmartCockpit giunge al termine, ma nuove strade si aprono.

La partnership che non decolla

Nel 2022, Stellantis e Amazon avevano annunciato una collaborazione strategica per l’integrazione del sistema SmartCockpit nei veicoli del gruppo automobilistico. L’obiettivo era quello di dotare le automobili di un pacchetto infotainment innovativo, sfruttando la tecnologia di Amazon, che includeva l’assistente vocale Alexa e una piattaforma e-commerce integrata. Tuttavia, a distanza di tre anni dall’annuncio, il progetto è stato ufficialmente dichiarato “in fase di esaurimento”. Secondo un’inchiesta di Reuters, le due aziende hanno comunicato che la conclusione dell’iniziativa permetterà di concentrare le risorse su soluzioni più in linea con le rispettive strategie evolutive.

Le ragioni della cessazione

Nonostante l’entusiasmo iniziale, il progetto SmartCockpit ha mostrato segnali di difficoltà. I primi modelli dotati di questo sistema erano previsti per la fine del 2024 o l’inizio del 2025, ma ora sembra che non arriveranno mai sul mercato. Le aziende non hanno fornito spiegazioni dettagliate riguardo le motivazioni della cessazione, ma è evidente che le sfide tecnologiche e di mercato hanno avuto un ruolo cruciale. Stellantis e Amazon, tuttavia, non abbandonano completamente la collaborazione: Amazon Web Services continuerà a essere utilizzato per la gestione dei dati, mentre Alexa rimarrà operativa su alcuni modelli già in commercio.

Il futuro di Stellantis e le nuove tecnologie

Fonti vicine a Stellantis suggeriscono che l’azienda stia valutando la possibilità di convertire SmartCockpit in un sistema operativo basato su Android. Questa mossa potrebbe rappresentare un cambio di rotta significativo, mantenendo una piattaforma infotainment avanzata, ma modificando la tecnologia di base. L’annuncio iniziale della partnership, avvenuto durante il CES 2022, era stato accolto con grande entusiasmo, ma la realtà ha preso una direzione diversa. La conclusione anticipata di questa collaborazione segna un passo indietro per uno dei progetti più attesi nel settore della mobilità connessa.

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