Futuro Lancia: Scenari e indiscrezioni

Un altro grande marchio italiano rischia di scomparire, sopraffatto da un mercato che non è più sostenibile per i piccoli costruttori

Condividi

La Lancia, ormai da troppi anni, non sta attraversando un buon periodo. Con il suo listino ridotto ormai ad un solo modello (Lancia Y) e con un calo delle vendite importante è probabile che la Casa di Torino venga chiusa nel 2020. Ma da cosa dipende questo tracollo? Quali sono i possibili rimedi?

I problemi della Lancia

I problemi della Lancia sono fondamentalmente due: l’arretratezza tecnologica e la mancanza di partner con cui poter condividere pianali e motori. La Y oggi in commercio condivide infatti il pianale e i motori con la Panda. Dalla fine del 2019 però lo stabilimento che ad oggi produce le Y produrrà solo Fiat Panda. Il modello Y non verrà quindi rinnovato ed uscirà probabilmente dal commercio.

Arretratezza tecnologica

Ad oggi le Lancia non sono dotate dei sistemi di sicurezza che la maggior parte delle auto hanno. Parliamo del sistema ADAS (Advanced Driver Assistance System) che ormai è integrato anche nelle citycar. Inserirlo sulla Y significherebbe però aumentare i costi in maniera insostenibile sia per la Casa che per il cliente.

Mancanza di un partner

Dentro FCA in pochi sembrano voler scommettere sulla Casa di Torino, anche perché senza un partner con cui condividere pianali e motori la produzione delle auto non sarebbe sostenibile. Gli altri marchi FCA in questo momento non possono permettersi di ragionare anche in funzione di Lancia. Alfa Romeo infatti è impegnata nella produzione di nuovi modelli (dovrebbero esserci sette novità nel 2020, di cui quattro restyling). Maserati non è nel suo momento migliore e soprattutto non produce auto che potrebbero essere usate dalla cugina torinese. Forse unica possibilità è un rebranding di auto prodotte da Fiat.

Perché salvarla?

Oltre al valore affettivo che tutti gli italiano hanno per il marchio, uno dei buoni motivi per salvarla riguarda il fatto che Lancia possiede comunque un buon 3-4% delle quote sul mercato italiano. E che comunque nonostante la Ypsilon sia una vettura antiquata (ultimo aggiornamento è del 2011) continua a vendere e ad essere gradita. La produzione di un nuovo modello paragonabile alla Ypsilon potrebbe far lievitare l’interesse per il marchio anche in Europa, rivitalizzando il segmento B. Nonostante ciò però è difficile che FCA decida di prolungare la vita del marchio, infatti nel piano quadriennale 2018-2022 non sono presenti piano di rilancio per la Casa.

L’ultima possibilità

Infine esiste anche un’altra alternativa, che però ad oggi sembra poco probabile: la vendita del marchio. La vendita del marchio consentirebbe a Lancia di rilanciarsi al di fuori del gruppo FCA, adottando nuovi modelli e slegandosi dalla logica del grande gruppo. Ad oggi però sembra improbabile che qualcuno possa manifestare interesse per la Casa, soprattutto visto il suo appeal quasi squisitamente italiano. Fuori dai confini nostrani infatti il marchio, sebbene sia apprezzato dagli appassionati, non ha mia riscosso un grande successo, cosa che limita le possibilità di acquisto.

Conclusione

Sperare non costa nulla, ma il destino della Casa purtroppo sembra ormai segnato. Il calo di vendite e il progresso tecnologica hanno messo alle strette una parte di storia italiana che ora lotta per sopravvivere. Così come successo per la AutoBianchi e per la Innocenti la Storia sembra riproporsi anche per Lancia. Ma chissà, magari nel 2020 qualcosa sarà cambiato.