L’impatto delle emissioni non da scarico nella mobilità elettrica

Scopri come le auto elettriche influenzano l'inquinamento atmosferico attraverso le emissioni non da scarico.

Introduzione alle emissioni non da scarico

Negli ultimi anni, il dibattito sull’inquinamento urbano ha messo in luce principalmente le emissioni dirette dei veicoli a motore, trascurando un aspetto cruciale: le emissioni non da scarico (NEE). Queste emissioni, che derivano dall’usura di freni, pneumatici e strade, rappresentano una parte significativa dell’inquinamento atmosferico. Uno studio congiunto di EIT Urban Mobility e Transport for London ha cercato di chiarire questo tema, rivelando che le NEE costituiscono una percentuale elevata delle particelle inquinanti nell’aria.

Emissioni dei veicoli elettrici e ibridi

Secondo il report, mentre le emissioni dirette dei veicoli a combustione interna stanno diminuendo grazie a normative sempre più severe, le NEE rappresentano il 90% del PM10 e l’80% del PM2.5 legato al trasporto su strada. Questo fenomeno non è limitato a Londra, ma si osserva anche in altre città come Milano e Barcellona. I veicoli elettrici e ibridi, sebbene riducano le emissioni da scarico, contribuiscono comunque all’inquinamento attraverso l’usura dei freni e degli pneumatici, in particolare a causa del loro peso maggiore.

Il ruolo della frenata rigenerativa

Un aspetto positivo dell’elettrificazione del parco veicolare è l’uso della frenata rigenerativa, che permette di recuperare energia cinetica e ridurre l’usura dei freni. Tuttavia, i veicoli elettrici tendono a essere più pesanti, il che può aumentare l’usura degli pneumatici e delle strade. I ricercatori affermano che, nonostante questo, la frenata rigenerativa compensa ampiamente l’aumento delle emissioni da usura dei freni. È importante notare che l’impatto complessivo dell’elettrificazione sulle NEE dipende dalle condizioni di guida, con un potenziale di riduzione maggiore in contesti urbani.

Prospettive future e soluzioni

Lo studio prevede che, senza ulteriori interventi, nel 2025 le NEE rappresenteranno l’88% del PM10 e l’85% del PM2.5 da trasporto su strada a Londra. Entro il 2050, quasi tutte le polveri sottili urbane deriveranno da pneumatici e asfalto. È quindi fondamentale sviluppare strategie e politiche di mobilità che affrontino questo problema. Alcune soluzioni potrebbero includere l’implementazione di tecnologie più avanzate per ridurre l’usura dei freni e degli pneumatici, oltre a promuovere l’uso di veicoli leggeri e sostenibili.

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