Maserati GranTurismo V6: motori e prestazioni

Con un V6 Nettuno sovralimentato e molto altro ancora, questa raffinata GT fa facilmente dimenticare il suo predecessore.

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In questo articolo ci concentreremo sulla Maserati GranTurismo V6.

La precedente GranTurismo era caratterizzata da uno stile elegante e da una voce stentorea, baritonale o addirittura tenorile, a seconda dei regimi a cui si chiedeva all’ultra-melodioso V8 di bruciare generose gocce di gasolio.

In breve, anche se non era la migliore auto del mondo, questa stella del Tridente, la cui produzione è stata interrotta nel 2019, aveva più che abbastanza per far innamorare gli appassionati di estetica e di emozioni meccaniche.

Da qui le grandi aspettative per questa nuova generazione. In termini di stile non c’è da preoccuparsi, perché Maserati non ha corso grossi rischi.

Maserati GranTurismo V6: motori e prestazioni

Un interno armonioso

Tuttavia, si tratta di una versione completamente nuova, più lunga di 8 cm e basata su una nuova piattaforma realizzata principalmente in alluminio. L’eleganza fatta di curve armoniose c’è, ma che dire del sound, visto che il melodioso V8 non c’è più – rimane per pochi mesi sulla Quattroporte e sul Levante per gli affezionati – ed è sostituito da due varianti del 3.0 Nettuno V6 inaugurato dalla MC20, nelle varianti da 490 CV sulla Modena e da 550 CV per la Trofeo?

A bordo pelle pregiata, carbonio, alluminio, acciaio inox…

questi interni raffinati non hanno nulla a che vedere con la generazione precedente e invitano alla modernità nell’abitacolo attraverso tre grandi schermi. Oltre allo schermo dei contatori (12,2 p.), altri due schermi touch screen sono sovrapposti al centro della plancia e visualizzano il sistema di infotainment in alto (12,3 p.) e i comandi del riscaldamento/condizionamento in basso (8,8 p.). Bisogna ancora distogliere lo sguardo dalla strada per attivare le funzioni, ma almeno il controllo della temperatura è ancora direttamente accessibile e Maserati ha previsto anche controlli vocali e gestuali.

I sedili posteriori sembrano aver guadagnato qualche centimetro per accogliere gli adulti, anche se è meglio non superare 1,80 m per stare comodi, sia in termini di testa che di gambe, soprattutto se gli occupanti anteriori sono alti.

L’unico neo è la scomparsa dell’elegante orologio a lancette, sostituito da un modello con display digitale in grado di indicare la “g”, la bussola o il livello della batteria e l’autonomia della Folgore.

Elettronica di bordo

In questo periodo di maltempo, gli pneumatici invernali sono ancora obbligatori in Italia, quindi non è possibile farsi un’idea completa delle capacità di questo nuovo telaio. Tuttavia, lo sterzo offre sufficiente consistenza nelle modalità Sport e Corsa.

Per il resto, le quattro modalità di guida, selezionabili tramite la ghiera di sinistra sul volante, fanno esattamente quello per cui sono state pensate: impostare motore, cambio, sospensioni, valvole di scarico ed elettronica in base ai propri desideri.

La modalità Comfort, con le sue sospensioni pneumatiche molto morbide, è perfetta per l’autostrada. GT si comporta meglio e offre cambiate fluide dal cambio ZF8, perfette per i viaggi su strada, mentre Sport è per quando il piede destro diventa nervoso in presenza di curve.

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