I film di James Bond attraverso le auto: cinquant’anni di dream cars

La storia cinematografica di James Bond è anche la storia di auto esclusive che hanno fatto sognare gli appassionati

Condividi

Le pellicole cinematografiche con protagonista James Bond hanno visto la presenza costante di auto esclusive, che univano eleganza e tecnologia, grazie alle quali l’agente segreto 007 riesce a superare le situazioni più avverse.

Le auto più famose dei film di James Bond

Le macchine di James Bond, preparate dal famigerato Settore Q del Servizio segreto inglese, non sono delle vetture ordinarie ma dei veri mezzi da guerra, che nascondono armi, sistemi di sicurezza

Le Aston Martin

La Aston Martin deve sicuramente parte della sua fortuna all’abbinamento con James Bond, che spesso ha guidato auto della storica casa britannica; la DB5 in particolare è l’auto più longeva della serie, presente in ben otto film, “Goldfinger” (1964), “Thunderball – Operazione Tuono” (1965), tornando negli anni novanta e duemila in “Goldeneye” (1995), “Il domani non muore mai” (1997), “Il mondo non basta” (1999), “Casino Royale” (2006), “Skyfall” (2012) e “Spectre” (2015).

Il binomio James Bond – Aston Martin è proseguito con altri modelli, la DBS di “Al Servizio segreto di Sua Maestà” (1967), la V8 Vantage di “007 – Zona Pericolo” (1987), la V12 Vanquish di “La morte può attendere” (2002), la nuova DBS di “Casino Royale” (2006) e “Quantum of Solace” (2008), la DB10 in Spectre (2015) e la Rapide E del prossimo “No time to die“, non ancora uscito nelle sale, con la quale James Bond si “converte” alle auto con motorizzazione elettrica.

Le altre auto dell’agente segreto

Ma James Bond ha guidato anche vetture di altre marche: la Lotus è apparsa in due film con il modello Esprit, in “La spia che mi amava” (1977), in cui l’auto si trasforma in un sottomarino, e nel film “Solo per i tuoi occhi” (1981), la BMW con la Z8 è presente in “Il mondo non basta” (1999), mentre la Bentley compare con la storica 3 1/2 Litre del 1931 nel primo film di Bond, “Dalla Russia con amore” (1963).