Clamoroso UE, dietrofront sulle auto inquinanti: l’annuncio

Finalmente l’UE ha fatto il dietro front tanto atteso. Ora, si muoveranno in modo più tradizionale. 

È ufficiale: l’Unione Europea ha deciso di rivedere le norme sulle emissioni di CO₂ per auto e furgoni, dando il via libera a una modifica significativa del regolamento vigente. La decisione è stata adottata oggi durante la riunione del Consiglio Affari Generali, con il sostegno di tutti i Paesi membri, ad eccezione di Belgio e Svezia, che si sono astenuti. Questa modifica, già approvata dal Parlamento europeo all’inizio di maggio, consentirà ai costruttori di calcolare le emissioni medie della propria flotta su un periodo di tre anni, dal 2025 al 2027, invece che annualmente.

L’adozione di questa misura rappresenta una svolta importante per l’industria automobilistica europea, che si trova ad affrontare sfide sempre più severe in materia di sostenibilità e riduzione delle emissioni. Il nuovo regime permetterà ai produttori di raggiungere un obiettivo di riduzione del 15% delle emissioni di CO₂ rispetto ai livelli del 2021, fissati a 93,6 grammi per chilometro, senza incorrere in sanzioni nel primo anno. Luca de Meo, presidente di ACEA e CEO di Renault, ha sottolineato che il rischio di sanzioni per l’industria automobilistica poteva arrivare a 15 miliardi di euro nel solo 2025.

La modifica non altera gli obiettivi ambientali a lungo termine, che prevedono una riduzione del 55% delle emissioni medie per veicolo entro il 2030 e un azzeramento totale entro il 2035. Tuttavia, introduce un sistema di flessibilità che consente ai costruttori di compensare eventuali sforamenti delle emissioni nel 2025 con risultati migliori negli anni successivi. Questo approccio potrebbe offrire un respiro vitale alle aziende, dando loro più tempo per adattarsi alle normative e investire in tecnologie più pulite.

Inoltre, le case automobilistiche potranno partecipare a sistemi di “pooling” con produttori più virtuosi, come quelli di veicoli elettrici, per acquistare crediti di CO₂. Questo meccanismo mira a bilanciare eventuali eccedenze di emissioni e promuovere una maggiore cooperazione tra i vari attori del settore.

Il senso di un dietro front assurdo

Il Parlamento europeo ha già approvato la modifica con procedura d’urgenza, senza ulteriori ritocchi al testo. Dopo la consueta revisione giuridico-linguistica, il provvedimento sarà formalmente adottato. Questo sviluppo suscita interrogativi sulle future politiche ambientali dell’UE, considerando che la transizione verso un’industria automobilistica più sostenibile richiederà un impegno concertato da parte di tutti gli Stati membri e delle aziende.

Auto smog termiche

Le reazioni a questa decisione sono varie e contrastanti. Da un lato, i sostenitori della misura evidenziano la necessità di dare una chance all’industria automobilistica in un momento di difficoltà economica. Dall’altro, i critici avvertono che questo allentamento normativo potrebbe ritardare l’adozione di tecnologie più pulite e compromettere gli obiettivi climatici a lungo termine dell’Unione. La strada verso una mobilità sostenibile rimane complessa e piena di sfide, ma questo cambio di rotta rappresenta un passo significativo nel dibattito sulle emissioni e sull’industria automobilistica in Europa.

In attesa di ulteriori informazioni sulla decisione dell’UE che, come sappiamo e come è accaduto in passato, potrebbe cambiare mese dopo mese, questo è tutto ciò che possiamo riportare sul caso.

Scritto da e.donatodelta
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