L’innalzamento dei veicoli: una tendenza preoccupante
Negli ultimi anni, l’altezza dei veicoli ha subito un incremento significativo, una tendenza che sta sollevando preoccupazioni tra esperti e autorità. Secondo un’indagine condotta da Transport & Environment (T&E), l’altezza media del frontale delle automobili è aumentata di mezzo centimetro all’anno, un fenomeno che si correla direttamente alla crescente popolarità dei SUV. Questo cambiamento strutturale nel design dei veicoli non può più essere ignorato, specialmente in un contesto urbano dove la sicurezza di pedoni e ciclisti è messa a rischio.
Il caso dell’Italia: un aumento allarmante
Tra i Paesi europei analizzati, l’Italia si distingue per l’aumento più marcato dell’altezza del frontale delle auto, passando da 76 cm nel 2010 a quasi 85 cm nel 2024. Questo incremento è in gran parte attribuibile al successo delle Jeep del gruppo Stellantis, che hanno conquistato una fetta significativa del mercato automobilistico italiano. L’assenza di regolamentazioni specifiche a livello nazionale e comunitario ha lasciato spazio alle case automobilistiche per continuare a produrre veicoli sempre più imponenti, senza considerare le conseguenze sulla sicurezza stradale.
Le implicazioni sulla sicurezza stradale
Le conseguenze di questo aumento dell’altezza dei veicoli sono particolarmente gravi. I veicoli con frontali più alti tendono a colpire i pedoni al di sopra del centro di gravità, aumentando il rischio di lesioni gravi o addirittura mortali. Secondo l’analisi di T&E, un incremento di 10 cm dell’altezza del frontale può aumentare del 27% il rischio di morte per pedoni e ciclisti. Inoltre, a velocità urbane, la maggiore altezza del cofano aumenta la probabilità che una persona venga trascinata sotto l’auto, con conseguenze tragiche.
La visibilità compromessa e il rischio per i più vulnerabili
Un altro aspetto preoccupante è la compromissione della visibilità per i conducenti di veicoli più alti. Test condotti da T&E hanno dimostrato che modelli come il Ram TRX possono impedire la visibilità di bambini fino a nove anni, mentre il Land Rover Defender riduce questa soglia a quattro anni e mezzo. Questa situazione è particolarmente allarmante in contesti urbani, dove i bambini sono tra gli utenti più vulnerabili della strada. Esther Marchetti, responsabile Clean Transport Advocacy per T&E Italia, ha lanciato un chiaro allarme: “I cofani alti mettono in pericolo pedoni, ciclisti e automobilisti di veicoli più bassi”.
Verso una regolamentazione più severa
In risposta a queste preoccupazioni, T&E e Clean Cities Campaign stanno chiedendo l’introduzione di una norma europea che imponga un limite massimo di 85 cm per l’altezza del frontale entro il 2035. L’obiettivo non è solo quello di contenere le dimensioni dei veicoli, ma anche di promuovere una maggiore equità urbana attraverso tasse e tariffe di parcheggio proporzionate al peso, alle dimensioni e alle emissioni dei veicoli. È fondamentale che le autorità prendano in considerazione queste richieste per garantire una maggiore sicurezza stradale e proteggere i cittadini più vulnerabili.