Honda è un marchio che ha basato la sua fama sulla produzione di auto sportive, sono ben impresse nella nostra memoria e nei polpastrelli di chi ha avuto la fortuna di guidarle, auto come la S2000 e la Integra DC2 anche se forse l’Eden lo si raggiunge con la NSX ma il vero paradiso lo si ha nella NSX-R evoluzione hardcore della NSX.
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Honda NSX-R: il massimo della guida per i puristi del marchio
La Honda NSX-R nasce nel 1992 e non è la semplice evoluzione della già potente e coinvolgente NSX, si sa quando appare quella lettera accanto ad un modello Honda (S2000 a parte) si capisce che non è come le altre.
Infatti la NSX-R non lo è affatto, sono assenti clima e radio e vengono inseriti sedili Recaro a guscio in carbonio e kevlar, un volante Momo a tre razze e all’esterno spazio a cerchi della Enkei in colorazione Championship White, la medesima della carrozzeria.
Un sogno per chiunque, che diventa definitivamente proibito quando si guarda sotto al cofano, il V6 doppio albero a camme che nella NSX normale è un 3.0 qui raggiunge i 3.2 centimetri cubici per una potenza di 280 cavalli, dato questo su cui nutriamo riserve perché i giapponesi nel dichiarato tendono sempre al ribasso.
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Ha raggiunto cifre d’acquisto folli
La NSX-R è naturalmente cresciuta di valore con il passare dei decenni, in particolare la prima serie la cui quotazione si avvicina ed a volte supera i 300.000 euro.
Un valore già di per sé molto elevato ma che è stato abbondantemente superato per quella battuta all’asta nella splendida cornice del Concorso d’Eleganza di Villa d’Este.
L’asta è stata agguerrita ed un compratore se l’è aggiudicata per 934.375 euro. Una cifra da record che non è molto giustificata, chilometraggio a parte.
Vero è che ne hanno prodotte solo 140 ma permane il dubbio sul prezzo battuto che non corrisponde al valore effettivo dell’auto, pur trattandosi di un’auto senza difetti.