Valentino Rossi: chi è il campione della MotoGP vincitore di nove titoli mondiali

Il numero 46 si appresta ad affrontare l'ennesima stagione di MotoGP alla ricerca di un altro successo Mondiale.

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Valentino Rossi è il pilota più vincente della storia recente della MotoGP.

È l’unico ad essere riuscito nell’impresa di trionfare in un mondiale in ben quattro classi diverse: 125, 250, 500 e poi ovviamente l’attuale classe regina, la MotoGP. Nato ad Urbino il 16 febbraio 1979, il numero 46, soprannominato The Doctor, è poi cresciuto a Tavullia dove ha mosso i primi passi che lo hanno portato a scrivere la storia delle due ruote.

Valentino Rossi: gli inizi della carriera

La sua passione per le moto è supportata dal padre Graziano, anche lui pilota tra gli anni 1970 e 1980.

Valentino Rossi si cimenta subito con i motori, prima con i kart a 9 anni poi subito dopo con le minimoto. A 13 anni sale per la prima volta su una Aprilia 125. L’anno successivo partecipa al campionato Sport Production dove diventa vincitore nella categoria delle derivate di serie. Nel 1995, vince il campionato italiano della 125 che fa da preludio all’esordio del 1996 nel Motomondiale dove, al suo primo anno, colleziona il nono posto iridato.

Nel 1997 passa dal team privato AGV alla squadra ufficiale Aprilia Racing Nastro Azzurro e in sella alla RS 125 ottiene il suo primo titolo mondiale con 321 punti, frutto di 11 vittorie, 1 secondo posto, 1 terzo posto e ben 4 pole position. L’anno seguente segna il passaggio di categoria con la promozione in 250. Per Valentino Rossi arriva un secondo posto nel mondiale alle spalle Loris Capirossi, suo compagno di marca.

Nel 1999, invece, il numero 46 viene promosso ad unico pilota del team ufficiale Aprilia, e si laurea campione del mondo con 309 punti e nove vittorie totali.

500 e MotoGP

Il 2000 segna il passaggio alla classe regina, la 500 che lo vede protagonista anche del cambio di scuderia. Rossi sale infatti a cavallo della Honda, ma sempre seguito dallo sponsor personale Nastro Azzurro. Al primo anno in 500 arriva secondo ma vanta ben due successi e altri otto podi.

Al secondo anno nella 500, che diventerà l’anno seguente MotoGP, Valentino Rossi vince il suo terzo titolo iridato, nonché primo trionfo nella top class.

Il numero 46 ottiene 11 vittorie, 1 secondo posto e 1 terzo posto per un totale di 325 punti. Il motomondiale del 2002 diventa il primo della MotoGP e vede il passaggio ai motori a quattro tempi. Rossi si impone ancora in sella alla Repsol Honda RC211V con la quale conquista il suo personale quarto titolo, diventando il primo e unico pilota su due ruote a laurearsi campione in quattro categorie differenti.

Nel 2003 si conferma invincibile trionfando ancora una volta: nove vittorie totali per lui che riesce per la prima volta in carriera ad andare a podio in tutte le tappe della stagione.

Il 2004 inizia col cambio di scuderia. Rossi, infatti, passa dalla vincente Honda alla Yamaha, in evidente crisi tecnica. Un trasferimento tra i più sensazionali della storia delle corse su due ruote anche per i risultati sorprendenti che, a fine stagione, vengono raggiunti.

Il campione italiano, infatti, ribalta completamente ogni pronostico e dopo sfide accese contro i rivali Max Biaggi e Sete Gibernau, si laurea campione del mondo ancora una volta.

Nel 2005 è ancora più evidente il dominio di Rossi: ancora una vittoria iridata, questa volta schiacciante con 367 punti frutto di 11 vittorie e 16 podi su 17 possibili. Ma nel 2006 è Nicky Hayden a mettere fine al dominio di Rossi, comunque secondo in classifica generale con 247 punti.

2007: questa volta, è Casey Stoner a mettersi davanti a tutti e a vincere il mondiale. Rossi si consola con il record di podi nella classe regina fino ad allora detenuto da Mick Doohan.

Il 2008 segna il ritorno alla vittoria di Valentino Rossi in un testa a testa con il nuovo compagno di box Jorge Lorenzo con il quale la convivenza non è delle migliori. In questa stagione il Dottore abbatte diversi record.

A Le Mans raggiunge le 90 vittorie in carriera, corre il suo 200esimo GP a Donington Park, arrivando secondo alle spalle di Stoner. Nel 2009 vince ancora, nell’anno che segna il raggiungimento delle 100 vittorie in carriera. Si tratta del nono e ultimo titolo mondiale vinto dal campione italiano.

Dall’arrivo in Ducati ad oggi

Dopo la stagione travagliata del 2010, Valentino Rossi annuncia il passaggio alla Ducati. Il binomio tutto italiano fa sognare i tifosi ma i risultati si riveleranno scadenti con soli tre podi ottenuti in due stagioni. I problemi alla guida della Desmosedici di Borgo Panigale saranno decisivi per quello che sarà la fine del rapporto al termine della stagione 2012 quando la scuderia italiana annuncia l’addio da Rossi.

Poco tempo dopo la Yamaha riannuncia il 46.

Nel 2013, al primo anno di ritorno in Yamaha si classifica quarto alla fine della stagione. Nel 2014 raggiunge il traguardo dei 300 Gran Premi in carriera e conclude al secondo posto iridato. Il 2015 sarà, invece, l’anno del 10° titolo, sfumato a seguito di alcune frizioni in pista e non solo con Marc Marquez. La casa giapponese porta comunque a casa il doppio titolo piloti e costruttori con Jorge Lorenzo che si laurea campione.

Dal 2016, tra l’età che avanza che una Yamaha non proprio brillante, ad oggi, Valentino Rossi inizia una parabola discendente che lo porterà comunque ad ottenere il grande traguardo dei 400 GP in carriera grazie alla gara corsa in Australia, chiusa all’ottavo posto.

La carriera incredibile di Valentino Rossi sembra essere in discesa dal 2020, per via del suo peggior piazzamento di sempre, al 15esimo posto in classifica.

Ma l’addio al team ufficiale Yamaha non è l’addio al MotoGP: il Dottore correrà infatti per la Petronas nel 2021, forse la sua ultima avventura, al fianco di Morbidelli.