Airbag difettosi: la Corte d’Appello di Torino condanna PSA Italia

La Corte d'Appello di Torino ordina misure urgenti per la sicurezza dei consumatori.

Il caso degli airbag difettosi di PSA Italia

La recente sentenza della Corte d’Appello di Torino ha messo in luce la gravità della situazione riguardante gli airbag difettosi installati su circa 190.000 veicoli Citroen C3 e DS3. La Corte ha respinto l’appello di Groupe PSA Italia, ora parte di Stellantis, confermando la decisione del Tribunale che aveva accolto l’azione inibitoria promossa da tre associazioni dei consumatori, tra cui Adusbef e Codacons. Queste associazioni avevano denunciato l’insufficienza delle misure adottate dall’azienda per la sostituzione degli airbag, sostenendo che le azioni intraprese non fossero adeguate a garantire la sicurezza dei conducenti e dei passeggeri.

Le misure urgenti richieste dalla Corte

La Corte d’Appello ha ordinato a PSA Italia di adottare misure urgenti per tutelare i consumatori e prevenire incidenti potenzialmente letali. Nella sentenza di primo grado, il Tribunale aveva stabilito un numero minimo di 1.000 auto al giorno da richiamare, ma PSA ha contestato questa cifra, lamentando difficoltà nella comunicazione con gli automobilisti. Tuttavia, la Corte ha evidenziato come un’alta percentuale di richieste di sostituzione dimostri un deficit informativo a sfavore dei consumatori, con oltre 1.700 automobilisti ancora in attesa di un’auto sostitutiva.

Le problematiche nella comunicazione e nelle sostituzioni

Negli ultimi mesi, molti automobilisti hanno segnalato ritardi significativi nella sostituzione degli airbag e l’inadeguatezza delle informazioni ricevute. Solo 106.000 automobilisti sono stati avvisati di interrompere l’uso dei veicoli, mentre altri hanno ricevuto comunicazioni solo successivamente. Inoltre, la Corte ha criticato PSA per aver utilizzato esclusivamente gli indirizzi del PRA per le comunicazioni, senza effettuare ricerche anagrafiche più approfondite. Questo ha portato a un numero considerevole di automobilisti non informati riguardo ai rischi legati ai difetti degli airbag.

Le conseguenze per PSA Italia

In seguito alla sentenza, PSA Italia dovrà affrontare penali di 20.000 euro al giorno per ogni giorno di ritardo nel completamento delle operazioni di sostituzione degli airbag, con una scadenza fissata per il . Inoltre, resta in piedi la class action per il risarcimento dei danni subiti dagli automobilisti. Questa situazione solleva interrogativi sulla responsabilità delle case automobilistiche nella gestione della sicurezza dei veicoli e sull’importanza di una comunicazione trasparente e tempestiva con i consumatori.

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