Perché importare un’auto dalla Francia?
Importare un’auto dalla Francia può rivelarsi un’ottima opportunità per chi cerca modelli di alta gamma, chilometraggi contenuti o versioni rare nel mercato italiano. La Francia offre una vasta gamma di veicoli, spesso a prezzi più competitivi rispetto all’Italia, grazie a sconti e promozioni riservate ai consumatori locali. Tuttavia, è fondamentale essere consapevoli delle procedure burocratiche necessarie per evitare imprevisti e costi aggiuntivi.
La distinzione tra auto nuova e usata
Un aspetto cruciale da considerare è la classificazione del veicolo come nuovo o usato. Un’auto è considerata nuova se ha meno di sei mesi dalla prima immatricolazione o ha percorso meno di 6.000 chilometri. Questa distinzione influisce sull’iter burocratico e sulle tasse da pagare, come l’IVA. Per le auto usate, l’IVA è generalmente già stata versata nel Paese d’origine, mentre per le auto nuove è necessario pagare il 22% di IVA in Italia.
Documentazione necessaria per l’importazione
Per importare un’auto dalla Francia, è essenziale raccogliere tutta la documentazione necessaria. Il venditore deve fornire il Certificato di Conformità Europeo (COC), che attesta la conformità del veicolo alle normative europee. Inoltre, è necessario avere la carta di circolazione originale, un atto di vendita o fattura firmata e la legittimazione dell’acquisto. Una volta in Italia, il nuovo proprietario deve presentarsi alla Motorizzazione Civile con moduli specifici, come il TT2119 e il NP2D, accompagnati da documenti d’identità e codice fiscale. Ogni documento in lingua straniera deve essere tradotto in modo certificato.
Verifica tecnica e immatricolazione
Una volta raccolta la documentazione, il veicolo deve essere sottoposto a una verifica tecnica presso le officine della Motorizzazione Civile. Questo controllo serve a confermare la corrispondenza tra i dati dichiarati e lo stato effettivo dell’auto. Solo dopo aver superato questa verifica è possibile procedere con l’immatricolazione, che prevede l’assegnazione di nuove targhe e l’iscrizione al Pubblico Registro Automobilistico. L’intero processo può richiedere da quattro a dodici settimane, a seconda della regione e della completezza della pratica.
Costi aggiuntivi da considerare
Oltre al costo d’acquisto del veicolo, è importante considerare le spese accessorie che si devono affrontare in Italia. L’Imposta Provinciale di Trascrizione varia in base ai kilowatt del veicolo e alla provincia di immatricolazione. Inoltre, se l’auto è nuova, è necessario versare l’IVA. Le spese di trasporto, che possono includere rimorchio, trasporto su bisarca o guida autonoma, devono anch’esse essere calcolate. Prima di procedere, è consigliabile verificare l’affidabilità del venditore e lo stato giuridico del veicolo.