Un sequestro senza precedenti ha rivelato una collezione di motociclette da corsa dal valore complessivo di 40 milioni di dollari. Le autorità messicane, in collaborazione con l’FBI e altre agenzie, hanno scoperto oltre cinquanta moto da Gran Premio, tra cui pezzi storici appartenuti a leggende come Valentino Rossi e Marc Márquez. Questo ritrovamento evidenzia un fenomeno inquietante: il legame tra il collezionismo sportivo elitario e la criminalità organizzata.
Il latitante e la sua collezione
Ryan James Wedding, un ex snowboarder olimpico canadese, è il protagonista di questa storia. Attualmente ricercato dall’FBI, è accusato di essere a capo di un’importante rete di traffico internazionale di droga. Il suo nome è emerso durante un’indagine che ha svelato non solo il suo coinvolgimento nel narcotraffico, ma anche la sua sorprendente collezione di moto.
Le moto da corsa sequestrate
Tra i pezzi recuperati ci sono Ducati MotoGP che hanno fatto la storia del motociclismo, utilizzate da piloti del calibro di Rossi, Lorenzo e Dovizioso. La collezione include anche una Moto2 di Márquez e un’Aprilia 125 con cui Rossi ha conquistato un titolo mondiale. Questi veicoli rappresentano un patrimonio sportivo di valore inestimabile e dimostrano come beni di lusso possano essere associati a attività illecite.
La cattura della criminalità organizzata
Il sequestro delle motociclette segna un importante passo avanti nella lotta contro il crimine organizzato. Le operazioni di polizia, condotte in diverse località del Messico, hanno portato anche al ritrovamento di beni di lusso e opere d’arte, suggerendo un ampio giro di affari legato al narcotraffico. Wedding è accusato di orchestrare un traffico di cocaina che movimenta tonnellate all’anno.
Il passato di Wedding
Poco più di vent’anni fa, Wedding era un atleta promettente, noto per la sua partecipazione ai Giochi Olimpici invernali del 2002. Tuttavia, la sua carriera sportiva ha conosciuto un rapido declino che lo ha portato a intraprendere una strada pericolosa nel crimine. Già nel 2009 aveva accumulato precedenti penali per traffico di droga, ponendo le basi per la sua attuale notorietà come uno dei latitanti più ricercati.
Un futuro incerto
Attualmente, Wedding si ritiene si trovi ancora in Messico, protetto da reti criminali locali. Le autorità statunitensi hanno messo in palio una ricompensa di 15 milioni di dollari per chiunque possa fornire informazioni utili al suo arresto. La scoperta delle moto non solo colpisce il suo impero, ma offre anche un’opportunità per riflettere sulle connessioni tra sport, lusso e criminalità.
In un contesto in cui il collezionismo può rivelare lati inaspettati, la storia di Wedding continua a fare notizia, rappresentando un monito sugli eccessi del successo e le insidie della vita criminale. La sua vicenda è un esempio di come il talento sportivo possa trasformarsi in una fuga dalla giustizia, in un oscuro labirinto di illegalità.





