Il mese di novembre rappresenta un momento di svolta per il settore dei veicoli industriali, con una crescita del 18,3% nelle immatricolazioni rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. Questa ripresa, sebbene incoraggiante, non è ancora sufficiente a colmare il calo registrato nei mesi passati, dovuto a vari fattori che continuano a influenzare negativamente il mercato.
Secondo le analisi effettuate dal Centro Studi e Statistiche UNRAE, basate sui dati forniti dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, il numero totale di immatricolazioni per veicoli oltre le 3,5 tonnellate è stato di 2.335 unità, un incremento rispetto alle 1.973 unità del novembre dell’anno precedente. Tuttavia, è fondamentale considerare il contesto più ampio.
Un quadro complesso per il settore
Nonostante i segni di ripresa, il bilancio annuale fino a novembre è ancora negativo, con un totale di 25.655 immatricolazioni, che segna una diminuzione del 3,7% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Questa disparità tra i risultati mensili e le tendenze annuali solleva interrogativi sulle dinamiche di rinnovamento del parco veicoli e sulla transizione verso soluzioni più sostenibili.
Analisi dei segmenti di mercato
Nel dettaglio, i veicoli pesanti, definiti come quelli con una massa superiore a 16 tonnellate, hanno evidenziato un significativo incremento del 24,3%, passando da 1.645 a 2.044 immatricolazioni. Questo segmento è stato particolarmente supportato dai trattori stradali, che hanno registrato un aumento del 30,6%, e dai carri, in crescita del 16,3%. Al contrario, i veicoli appartenenti alla fascia compresa tra 6,01 e 15,99 tonnellate hanno mostrato una flessione del 14,3%, evidenziando una disomogeneità nella crescita del mercato.
Le sfide da affrontare
Il nuovo presidente della Sezione Veicoli Industriali di UNRAE, Giovanni Dattoli, ha accolto con favore i dati di novembre, evidenziando la necessità di affrontare le difficoltà strutturali del settore. Dattoli ha affermato che, nonostante i segnali positivi, il settore deve affrontare ritardi significativi nel rinnovamento del parco circolante e nella transizione verso veicoli più sostenibili.
Con l’approssimarsi del click-day previsto per il 17 dicembre, Dattoli ha sottolineato come i fondi disponibili, pari a 9,2 milioni di euro per i veicoli industriali, siano insufficienti per supportare le aziende nel rispetto degli obiettivi europei. Ha quindi richiesto una distribuzione più mirata delle risorse e una definizione chiara dei 6 milioni di euro supplementari previsti per il 2025.
Proposte per il futuro
Per affrontare queste sfide, l’UNRAE ha suggerito la necessità di superare l’approccio degli incentivi sporadici. Dattoli ha affermato che un semplice incentivo all’acquisto non è più sufficiente; è necessario fornire agevolazioni che riducano il costo totale di possesso dei veicoli più ecologici. Tra le priorità indicate dall’associazione vi è l’adozione della Direttiva Eurovignette, che prevede tariffe autostradali differenziate in base alle emissioni di CO2 e l’esenzione totale per i veicoli a zero emissioni.
Infine, l’UNRAE ha accolto positivamente la misura di 590 milioni di euro prevista dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per la rottamazione dei veicoli obsoleti e inquinanti, auspicando che queste risorse vengano utilizzate con una visione a lungo termine, allineata agli obiettivi europei e che vengano stabilite linee guida concrete per la decarbonizzazione del trasporto merci su strada.





